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Baofeng/Radioddity RD-5R bibanda Analogico e DMR da taschino.

Cari amici e colleghi,

Voglio parlarvi del nuovo “portatilino” della cinese Baofeng/Radioddity.

Si tratta di una evoluzione del famoso UV-5R.

E’ una radio bibanda che lavora in analogico e DMR. Il software se pur spartano è facile ed intuitivo; risulta davvero semplice passare dalle memorie al VFO con la semplice pressione del tasto VFO/MR. Dalla tastiera, si può inserire la frequenza desiderata e dal menù si possono impostare facilmente, tono, shift, etc. Risulta anche facile il cambio di programmazione lato DMR, infatti, una volta programmata la radio con i TG che ci servono, è davvero semplice ed intuitivo cambiare i parametri relativi alla frequenza, color code, etc.

La batteria dura in stand-by più di 24 ore mentre con un uso normale in trasmissione alla massima  potenza si copre tranquillamente l’intera giornata.

La radio non è compatibile con il cugino GD-77, né il suo codeplug né i suoi file CSV possono essere scambiati con l’altra famosa radioddity. Il database contatti, contiene al massimo 256 memorie limitando di molto il classico uso che siamo abituati a fare con la serie MD/RT della Tytera o Retevis.

Questa ricetrasmittente viene venduta con una classica antenna bibanda, un caricatore da tavolo, un’auricolare, clip da cintura e con il suo cavetto di programmazione, purtroppo anch’esso non compatibile con le radio sopracitate. Pur avendo il classico connettore Kenwood, il cavetto risponde soltanto alla RD-5R e viceversa. Su consiglio dell’amico Antonio, IW0DT, ho acquistato una custodia di silicone e un’antenna compatta (connettore SMA Reverse, occhio!) per rendere il portatile ancora più “tascabile”.

Consiglio questa radio come seconda radio DMR (almeno fino a quando non sarà portata ai livelli firmware delle altre cinesine) da portarsi dietro nelle occasioni dove le altre risulterebbero troppo ingombranti. Infatti, questo piccolo “giocattolino” è grande più o meno come un pacchetto di sigarette in altezza e larghezza e uno e mezzo in profondità. Non mi sento di consigliare l’RD-5R ad un neofita.

Spero vivamente che nelle prossime versioni firmware (attualmente – 07/06/2018 – siamo alla 2.1.0 con CPS 1.0.0.3) venga implementata la possibilità di inserire almeno 10.000 contatti.

Attualmente non ho riscontrato particolari problemi se non qualche piccolo difetto di gioventù. La modulazione è piacevole all’ascolto dei nostri interlocutori e la ricezione delle voci è nella media. La ricezione RF, se collegata ad una antenna esterna, soffre di inter-modulazioni. E’ possibile assegnare la funzione “monitor” (promiscous mode) ad uno dei 4 tasti dedicati. Ottima anche la radio FM broadcasting e utile il Led Torcia (non sarebbe una Baofeng). Presente anche una curiosa funzione “Nuisanse Delete” che dovrebbe servire ad eliminare i disturbi (ma ancora la devo testare per bene).

La radio si trova nuova fra i 60 e i 90 euro spedizione esclusa. Cercate bene fra i vari siti di e-commerce e acquistatela dall’Europa per evitare problemi legati all’importazione dalla Cina.

Cosa aggiungere? Se volete una radio compatta, sapete programmare per bene una radio dmr e non vi serve visualizzare tutti i nominativi radioamatoriali che passano sui vari sistemi, volete un portatilino bibanda anche analogico a basso costo, questa radio fa per voi!

73 de IZ0RIN – Alex

P.s.

Voglio farvi un regalo, con l’auspicio che presto venga implementata la possibilità degli almeno 10.000 contatti. Ho realizzato un file .CSV, compatibile, con tutti i TG più importanti e i contatti italiani (oltre 4000) aggiornati al 6/07/2018. Una volta importato il file nel CPS della radio sezione Contact/DigitalContact, però, vedrete – spero ancora per breve tempo – soltanto i primi 256 Call ID.

scaricalo qui:

TG+contattiitalianiRD5R

Qui trovate gli aggiornamenti Firmware e Software

https://www.radioddity.com/radioddity_download/

Qui due interessanti gruppi facebook:

Baofeng RD-5R user group
https://www.facebook.com/groups/954881464674281/?ref=br_rs

RADIODDITY GD-77 / RD-5R ITALIA (le radio non sono compatibili fra loro)
https://www.facebook.com/groups/1681380288547541/?ref=br_rs

ATTENZIONE AGGIORNAMENTO 2021:
Grazie al lavoro di un gruppo di radioamatori, questa radio ha un nuovo firmware pensato per l’uso amatoriale e non ha nulla a che invidiare alle radio più blasonate. Il nuovo OPENGD77 per RD5R, ha “resuscitato” una radio che dormiva tranquillamente nel cassetto, rendendola super performante con tanto di database di circa 35.000 nominativi. Per trasformare la vostra RD5R, cliccate qui.

TYT-MD2017 – primo bibanda DMR Tytera.

Cari amici e colleghi,

voglio parlarvi del mio nuovo apparato DMR bibanda della Tytera, il discusso MD2017.

Si tratta del primo apparato bibanda (136/175 Mhz e 400/470 Mhz) del genere, funziona sia in analogico che in digitale ed è prodotto in due versioni, con GPS e non. La struttura ricorda l’MD390, plasticoso ma compatto. Ha sei tasti funzione programmabili, display a colori identico a quello dei suoi cugini MD380 e MD390, un selettore volume che funge anche da pulsante di accensione e spegnimento e un’antenna con la base grande quanto una moneta da 50 centesimi di euro.

A differenza dei suoi cugini monobanda, è scomparso il selettore da 16 canali perché questa nuova radio consente di inserire in ogni zona canali pressoché illimitati che si possono selezionare dai tasti programmabili. Gli accessori dei suoi predecessori non sono purtroppo compatibili, la batteria è leggermente più grande di quella dell’MD390 e gli attacchi jack per microfono, cuffie o cavo di programmazione sono stati sostituiti da un attacco multipin in stile Motorola. Si possono memorizzare nella radio, fino a 10.000 contatti. Nella confezione, in dotazione, trovate il cavo di programmazione e la clip da cintura.

Purtroppo, come ogni dispositivo tecnologico, pecca di giovinezza, ad esempio, il mio apparato si impalla quando uso il GPS. Sono in attesa del rilascio di un nuovo firmware (al momento siamo alla S003.033).

La ricezione è pari, se non migliore, di quella del MD390, la trasmissione idem, modulazione sicuramente migliorata rispetto ai predecessori.

Per navigare nei menù, una pallina posta al centro della tastiera ha la funzione di joystick. Ad un primo tocco, non risulta così “amichevole” e diciamo che avrebbero potuto inventare un sistema migliore, tuttavia, una volta presa la mano, si riesce a navigare senza particolari problemi.

Ormai abituato all’MD380Tools, sono in attesa di un futuro MD2017 tools, nel frattempo, però, la radio è tranquillamente utilizzabile e si può programmare anche da tastiera una volta impostato il codeplug. Di seguito troverete i link al software di programmazione che dalla versione 1.16 in poi, riesce a importare i codeplug dei modelli MD380 e MD390, ovviamente limitati ai 999 contatti.

Ho comunque deciso, di farvi un regalo: un mio codeplug con qualche ponte DMR e tutti i ponti analogici del Lazio, oltre che a tutti gli id italiani (più di 3700) con relativo nominativo aggiornati alla data 06/07/2017.

73 e buoni QSO

de IZ0RIN – ALEX

Software di programmazione e firmware per MD2017:

http://www.tyt888.com/?mod=download

Codeplug contatti italiani e ponti lazio:

iz0rin170717

 

“DV4mobile” Wireless Holdings – Il Santo GRAAL delle RADIO! Disponibile da ottobre 2016.

Si chiama “DV4Mobile”, conosciuta anche come “NEW-RADIO”.

Si tratta di un apparato tri-banda (2m, 1.25m e 70 centimetri), multi-modo che opera con i principali sistemi digitali DSTAR, DMR, C4FM (FUSION). Ha anche la possibilità di connettersi alla Grande Rete via LTE, WIFI o Lan.

Il prezzo si aggirerà intorno ai 1000$ USA è sarà in distribuzione presumibilmente da Ottobre 2016.

L’apparato è stato presentato, il 21 maggio scorso, negli U.S.A. al Dayton Hamvention ed è stato realizzato dalla Holdings Wireless, produttore della scheda digitale DV4mini.

ZDV-DV4MOBILE-0001-1-1[1]Per ricapitolare, la radio opera sui 2m (144-148 MHz), 1,25 m (222-225 MHz) e 70 centimetri – bande (430 450 MHz) e supporterà inizialmente: DMR, D-STAR e C4FM (Fusion System). In seconda battuta, con i primi aggiornamenti, nel 2017, verranno implementati il P25, il dPMR, l’NXDN e il NEXEDGE. Poiché la radio è essenzialmente un Software Defined Radio (SDR), può facilmente essere programmato per supportare eventuali nuove modalità vocali digitali che i radioamatori potrebbero voler utilizzare in futuro.

L’idea di creare un multi-banda e multi-modo digitale,maxresdefault[1] è stato inizialmente concepita da Kurt, OE1KBC e Torsten, DG1HT nei primi mesi del 2015 e i primi prototipi della radio sono stati realizzati nel marzo 2016.

Sia Kurt, che è l’amministratore per il DMR + in Austria e Torsen, che è professore di assistenza nel campo della Intelligenza artificiale presso l’Università di Amburgo, in Germania, hanno collaborato al progetto iniziale della radio, conosciuto prima come “New Radio” e ribattezzato poi “DV4Mobile” dalla Wireless Holdings, che ha preso l’impegno di fabbricarla.

La DV4Mobile, rappresenta un grande passo per tutta la comunità radioamatoriale che potrà utilizzare il digitale con un solo apparecchio e in totale  indipendenza anche senza l’utilizzo di ponti radio.

Tra le molte caratteristiche impressionanti, infatti, la DV4mobile, si distingue per l’utilizzo della rete cellulare LTE, ribattezzata come “DV4LTE”, che consentirà di operare come un cellulare collegandosi in qualsiasi parte del mondo utilizzando la rete LTE globale e grazie all’utilizzo di internet in portabilità, avrà la possibilità di scaricare le informazioni ripetitore per DMR e DMR + e dei ripetitori in tutto il mondo basandosi sulla posizione GPS. Avrà, inoltre, la capacità di programmazione remota tramite una interfaccia web e dalla stessa la possibilità di effettuare aggiornamenti firmware e software. La radio potrà utilizzare internet anche tramite connessione WIFI o LAN e Bluetooth. Potrà inviare  e ricevere SMS, messaggi Facebook e Twitter. Potrà utilizzare Echolink in modalità FM.

Sembra anche (Ma credo soltanto per il mercato tedesco – N.d.R.) che con l’acquisto della radio, gli utenti avranno, per un anno, incluso nel prezzo, il servizio DV4LTE utilizzando una carta Sim virtuale già inserita nella radio che si appoggerà al gestore T-Mobile.

Il Wireless Holdings team mostra il DV4mobile al Dayton Hamvention 2016. Partendo da sinistra, Uli Altvader, AG0X, Presidente della Wireless Holdings, Torsten Schultze, DG1HT, Ingegnere capo e sviluppatore Wireless Holdings e Kurt Baumann, OE1KBC
Il Wireless Holdings team mostra il DV4mobile al Dayton Hamvention 2016. Partendo da sinistra, Uli Altvader, AG0X, Presidente della Wireless Holdings, Torsten Schultze, DG1HT, Ingegnere capo e sviluppatore Wireless Holdings e Kurt Baumann, OE1KBC

La DV4mobile è equipaggiata con CPU 1800 MHz, 16 GB di memoria ed è basata su una versione mobile di Linux.

Nel Pacchetto inclusi:

  • Microfono DTMF
  • staffa di montaggio mobile
  • Cavo di alimentazione 13.8V DC
    cavi USB ed Ethernet
  • Adattatore  HDMI, USB e seriale DB-9.

Per tutti coloro che vogliono montare il DV4mobile nel loro veicolo, è importante notare che la radio non dispone di un display frontale rimovibile come è standard per molte radio digitali più recenti. Gli utenti possono comunque installare la radio nel portabagagli o sotto il sedile del loro veicolo controllandola a distanza via Bluetooth, tramite uno smartphone iPhone o un Android.

73 de IZ0RIN – ALEX

fonte:

2016 Dayton Hamvention DMR radio roundup

Analogico o Digitale? Non siate ottusi: Sperimentate! Considerazioni…

Cari colleghi e lettori, avete fatto caso che i ponti radio analogici sono sempre più silenziosi?  In tutta Italia i repeaters in analogico sono sempre meno frequentati e spesso ci chiediamo dove siano finiti i colleghi che eravamo abituati ad ascoltare quasi giornalmente; la risposta è semplice: molti di loro sono passati al digitale!

Quali sono i sistemi digitali usati dai radioamatori?

I sistemi digitali più usati dai radioamatori nel mondo sono tre DSTAR, DMR e FUSION, ometto il Tetra, il P25 e il dPMR perché veramente ancora troppo di nicchia e poco indicati per il mondo OM.

Il Digitale è migliore dell’analogico?

Io non li paragonerei. Il vecchio Analogico ha il limite di portata del ponte ed è indicato per i QSO Locali ma a causa della solita mentalità italiana (Voglio il mio ponte personale perché è meglio degli altri…) ci ritroviamo con decine di ponti analogici funzionanti ma non frequentati. Sono troppi! Questa è la triste realtà! Rimpiango quei tempi quando, ascoltando vecchi amici OM, sentivo parlare di ponti da R1 a R7 e da RU1 a RUx… oggi sentiamo numeri dopo la R ben superiori al sette… dovremmo veramente darci una regolata. Basterebbe metterci d’accordo ma come ben sappiamo è difficile far ragionare più teste e purtroppo, il risultato qual’è? Il deserto! Quei pochi ponti “frequentati”, spesso sono oggetto di disturbatori, quasi certamente malati di mente che non avendo una vita regolare, sfogano le loro frustrazioni sugli altri. Poi ci sono quegli OM che invece, avendo preso la patente con i punti della “Miralanza”, scambiano le frequenze VHF e UHF (e spesso anche HF) per la Citizen Band. Parlano in dialetto stretto e spesso usano parole poco consone al nostro nobile hobby (vi ricordo che in frequenza si dovrebbe parlare con un italiano corretto e soprattutto si dovrebbe parlare di tecnica ed elettronica) ora, io per primo ogni tanto “sbrago” ma facciamoci almeno attenzione! Di fatto, l’Analogico rimane limitato al Qso locale ed è diventato una giungla se pur deserta!

Ecco allora che da qualche anno è venuto in nostro soccorso il digitale che permette di affacciarsi oltre la realtà locale. Premesso che sono utente DSTAR dal 2009, devo dire che inizialmente questo sistema dava molti problemi ma oggi funziona egregiamente e mette sotto scacco il nuovo arrivato FUSION che tarda a prendere piede e sapete perché? Perché molte associazioni e OM, approfittando di sconti, hanno acquistato la nuova tecnologia ma senza collegarla alla rete internet, finendo di utilizzare i ponti esclusivamente in Analogico. Badate bene, questi repeaters, se interrogati, possono andare in C4FM ma non avendo alle spalle la Rete, rimangono in locale rendendo di fatto inutile questo nuovo sistema.

A onor del vero, Bisogna anche dire che le prime versioni dei software dei repeaters digitali di casa Yaesu, presentavano grossi problemi e che la casa giapponese è come al solito corsa ai ripari in forte ritardo cercando di sistemare i vari bug del software. C’è da dire anche che il sistema è ancora giovane e ci metterà un pò tempo prima di decollare!

Quindi in sostanza viva il nuovo DSTAR che grazie al collega Jonathan Naylor, G4KLX, ha ritrovato da qualche anno nuova vita. Praticamente, Jonathan ha permesso l’espansione dei ponti radio a basso costo e “fatti in casa” grazie al suo software rivoluzionario!

Quindi compro una radio DSTAR?

Volendo si perché, in ogni caso, ti permette anche di utilizzare l’analogico in maniera classica. Oggi, però, il processo che ha subito il DSTAR, lo sta subendo il DMR che grazie ai CINESI, con le loro radio a basso costo e grazie allo stesso Jonathan che ha realizzato un software per ponti radio HOME MADE ibridi (DMR, DSTAR e presto Fusion), sta ormai entrando nelle stazioni di sempre più fortunati radioamatori.

Perché DMR?

Il DMR, consente intanto di duplicare la frequenza di lavoro, infatti, grazie alla tecnologia TDMA ,su una stessa frequenza convivono 2 canali. Il DMR è sempre più frequentato perché consente in maniera semplice di scegliere la zona con la quale si vuol dialogare fra: MONDO, EUROPA, tutta ITALIA o singolarmente dalla Zona 0 alla Zona 9 e in più si può parlare anche sui ponti DSTAR grazie alle interconnessioni fra TALKGROUP e REFLECTOR. Inoltre, con un portatile DMR, si riesce a parlare anche se il ponte arriva “basso”, grazie alla tecnologia di correzione dell’errore. Unico Handicap? I primi approcci di programmazione possono risultare difficili per coloro che non masticano l’informatica e per chi non ha avuto la pazienza di studiare il sistema.

Si, tutto bello, ma quanto costa una radio DMR?

Meno di 150 euro! Infatti, su Ebay, Amazon o siti similari, è possibile acquistare portatili cinesi marca Tytera o Retevis a circa 130 anche se io consiglio (per evitare problemi) di acquistare la stessa radio al costo di 230 euro presso un rivenditore italiano che è in possesso di certificazioni riconosciute dal nostro Ministero e di Garanzia ufficiale italiana.

Quanto costa un ponte radio DMR?

Ormai dai 500 euro in su!

Quindi ricapitolando:

Compro DSTAR, DMR o FUSION?

Io li utilizzo tutti e tre i sistemi ma se devo consigliarvi:

  • Se volete una radio classica bi-banda che faccia anche il digitale vi consiglio il DSTAR per il semplice fatto che al momento è più diffuso e va meglio del FUSION.
  • Se volete testare un digitale di alta qualità, semplice da usare (una volta ben programmata la radio) ampiamente frequentato da OM e di diffusione mondiale, allora acquistate una radio DMR!

Analogico o Digitale?

Vi posso soltanto dire: Non siate ottusi, l’analogico non deve morire anzi va coltivato e coccolato così come il digitale che rappresenta l’abbattimento delle frontiere e il futuro dei ponti radio. In digitale è difficile trovare disturbatori e soprattutto si riesce a chiacchierare a qualsiasi ora del giorno e della notte e in più ci consente di conoscere nuovi colleghi che altrimenti ascolteremmo, al massimo, durante un contest HF. Aprite gli occhi, la radio è bella tutta, fate uno sforzo mentale voi che dite che il digitale non vi piace… in realtà, vi spaventa soltanto perché non lo conoscete e magari lo temete per paura di non saperlo usare. Non vergognatevi! Chiedete a qualche collega se vi aiuta ad entrare in questo nuovo interessante mondo senza confini!

73 de IZ0RIN

 

DA OGGI IL NODO ECHOLINK IZ0RIN-L PARLA ANCHE IN D-STAR

Ho finalmente aggiunto un tassello, al nodo Echolink di Cecchina di Albano Laziale da me gestito dal 2009.

IZ0RIN-L (144.525 sub67), infatti, da oggi parla anche in DSTAR essendo connesso direttamente al XRF773.

Ho voluto implementare questa tecnologia, per agevolare gli amici che hanno solo radio analogiche o usano echolink dal cellulare.

Da oggi quindi, se vorrai, avrai un nuovo luogo in più dove poter dialogare con buoni amici; una “stanza” per confrontarsi sul mondo della radio in generale, per lo scambio di “dritte” e per parlare anche di nuove tecnologie con il vantaggio di avere più possibilità di accesso grazie all’utilizzo indifferenziato della radio analogica, dell’ apparato dstar o dello smartphone.

Ti aspetto!

73 de IZ0RIN

ICOM ID-51, prime impressioni.

ICOM ID-51, prime impressioni.
11 febbraio 2013
(Articolo prelevato da http://www.iz0rin.it )

Sto scrivendo questo articolo, dopo due giorni, dall’acquisto dell’Icom Id51e. Ottimo portatile bibanda DSTAR fratello maggiore dell’ID31 e cugino dell’IC-e92.

iz0rinid51

Molte interessanti funzionalità, mi hanno portato alla scelta di cambiare il mio 92 con questo 51. In particolare: la possibilità di tenere aggiornato il firmware come in un  qualsiasi comune cellulare, il GPS integrato, la ricerca ponti D-STAR automatica in base alla posizione, la possibilità di registrare i QSO sulla MicroSD, l’ampio display, la possibilità di equalizzare la voce propria o di chi si riceve tagliando o enfatizzando alti e bassi, e altre utili funzioni. In base alla mia esperienza, posso esprimere un giudizio positivo riguardo la sensibilità del ricevitore e l’ottima qualità generale della radio. Peccato per l’assenza del ricevitore 0-900 presente nel 92 e della tastiera numerica per una impostazione rapida della frequenza o dei toni DTMF che in ogni caso, si possono programmare.

Programmazione:

Una volta acquistato questo apparato, potete procedere alla programmazione via PC, sicuramente più facile e intuitiva. Il software CS-51 è in dotazione nella scatola. Potete programmare la radio senza cavetto, utilizzando una scheda MicroSD ma prima di metterla nel PC, inserite la scheda nella radio, formattatela e salvate le impostazioni dell’ID51 su di essa. Togliete, poi, la scheda dalla radio e inseritela con un apposito adattatore nel PC, installate e aprite il software di gestione e all’avvio, scegliete MICROSD. Il software partirà, aprite poi il file *.ics presente nelle sottocartelle  della MICROSD e procedete alla programmazione con l’inserimento di impostazioni e frequenze al termine, salvate il file. Estraete la scheda SD dal PC, inseritela di nuovo nella radio, accendete l’ID51 e dal menu cercate SD CARD, poi Load Setting e caricate il file precedentemente creato. Dopo qualche minuto, la vostra radio sarà programmata senza sforzo.

Se volete programmare la radio con il cavetto ma non volete spendere circa 50 euro per acquistarlo, sappiate che va bene anche il vecchio 1529r acquistato in passato per altre radio Icom ma se i siete novizi di questa marca di apparati e comunque i 50euro per un cavo vi sembrano eccessivi, potete costruirvelo da soli, bastano: 1 connettore DB9 femmina, 1 minijack (2,5′) stereo, un cavo audio due poli con massa, un saldatore e un adattatore USB-RS232. Con una spesa di circa 10 euro, otterrete lo stesso risultato del blasonato cavo ICOM. Di seguito, lo schema:

Questo cavetto va bene anche per il 2820 e il 5100.

Per chi vuole espandere l’apparato (io lo farei fare a mani esperte…quacuno ha provato ma non ha funzionato… non mi assumo alcuna responsabilità 😉  meglio attendere modifica ufficiale Marcucci) in ricezione e trasmissione può seguire le istruzioni in questo video: http://www.youtube.com/watch?v=UR40ZA0yRds%20

Una volta modificato, l’apparato coprirà le frequenze da 108 a 479 mhz.

Come impostare RPT1 e RPT2 in simplex?
Se inserite una frequenza simplex per agganciare un hotspot e non riusciute a modificare rpt1 e 2, impostate lo shift (DUP) a 0 e attivatelo in positivo o negativo, da quel momento i campi rpt saranno editabili, premendo il tasto CS e di seguito QUICK.

DPRS con ID51E, seguite le istruzioni base da questo link per ICE92: http://www.dstar-italia.it/tutto-sul-dstar/43-configurazioni-dstar/73-in-dprs-con-ic-e92-.html

Download software, manuali e lista ponti dstar, dal sito ufficiale ICOM: http://www.icom.co.jp/world/support/download/firm/ID-51A_E/1_02/

Se come me avete cercato invano un software per il controllo remoto come quello dell’ICE92, bhe lasciate stare, non esiste, ecco cosa mi ha scritto la ICOM in email:

Dear Alex Achille,
Thank you for using our product.
We don’t have the remote control software for ID-51 and no plan to make RS-51 like a RS-92, sorry. We disclose CI-V command lists for remote control the ID-51 and someone may make application software.
Should you have any questions please feel free to contact us.
Best Regards,
Takaaki Seino
Icom World Support Center

73 de IZ0RIN – ALEX