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Kenwood punta sul DSTAR. Il sistema è stabile e diffuso.

A dimostrazione che il Dstar è un sistema digitale non “morto”, anzi, sempre più stabile e diffuso, la Kenwood punta su questa tecnologia con un nuovo portatile disponibile da settembre in Italia. Si tratta del DSTAR Tribander 144/220/440.

Kenwood D-STAR TH-D**

Tribander 144/220/440 MHz RTX PORTATILE

KENWOOD D-STAR

  • Built-in high-performance GPS unit
  • Transflective color TFT display
  • Weatherproof toughness meeting IP54/55 standards
  • Wide-band and multi-mode reception
  • Equipped with IF filter for comfortable reception (SSB/CW)
  • High-performance DSP-based voice processing
  • Compliant with Bluetooth, microSD & Micro-USB

fonte: http://www.mediaglobe.it/index.php?route=product/product&product_id=7059

Attenzione, i TG Extra (DMR verso DSTAR o FUSION) non funzionano sui repeaters DMR-MARC

Cari utenti del DMR,

Ho più volte segnalato nei miei articoli, la possibilità di poter dialogare da DMR verso DSTAR e da pochi giorni da DMR verso Fusion. Questo sistema, se pur perfettamente funzionante su qualsiasi ponte DMR, è stato purtroppo disabilitato, per scelta dei gestori dei singoli ponti, su quelli connessi alla rete DMR-MARC.

(Attenzione per dovere di cronaca: Dopo la pubblicazione di questo articolo, Luca IK0YYY ha giustamente sottolineato che la politica di non accesso dei repeaters ai reflectors extra verso DSTAR e FUSION, da parte dei gestori della rete DMR-MARC, è stata da sempre operata da loro come scelta principale e non implementata in un secondo momento, sebbene io ricordassi il contrario.).

Al momento (maggio 2016), le interconnessioni verso altri mondi digitali, potrebbero  funzionare soltanto sui ripetitori connessi alle altre reti (IT-DMR, CISAR, etc). Per sapere un ponte su quale rete è collegato dovete fare una ricerca in internet.

Questa che in un primo momento potrebbe sembrare una scelta illogica e contro la condivisione, è stata operata dai suddetti gestori  per tutelare il traffico DMR puro e soprattutto per evitare un sovraffolamento  di utenti che magari, mettendosi soltanto in ascolto o dialogando verso gli altri sistemi, potrebbero tenere occupati gli slot del ponte utilizzati dagli assidui frequentatori dello stesso.

Per chi non sapesse come funziona il sistema DMR, vi ricordo che ogni ponte ha due slots (due canali da 6,25 Khz, sulla stessa frequenza). Per convenzione lo Slot 1 si occupa delle interconnessioni verso: Mondo, Europa, Italia e TG8 Regionale, mentre lo Slot2 è dedicato ai TG (stanze) di ogni regione.

Poniamo il caso che un radioamatore impegni il ponte parlando con il TG ITA, e un secondo stia dialogando sul TG2220 (zona 0), tutti gli altri che vogliono parlare su quella frequenza devono scegliere se entrare in QSO su ITA o sulla ZONA 0 perché se provassero a impegnare un altro TG, il ponte risponderebbe come occupato e sulla radio sembrerebbe non funzionante.

Immaginate ora un caso, nel quale ci si mettesse soltanto in ascolto, dopo aver dato un colpo di portante per attivare il talkgroup e per un tempo indeterminato dal DMR verso DSTAR o FUSION, questo bloccherebbe lo Slot2 rendendolo non disponibile.

Ovviamente, per l’assiduo frequentatore del sistema che provasse a fare un QSO fra i soliti amici, questo sarebbe fastidioso, quindi ecco perché alcuni gestori hanno preferito limitare i ripetitori al traffico DMR puro.

Questa scelta può essere condivisa o meno… e non voglio entrare nel merito perché ogni proprietario di un ponte può decidere cosa fare del ponte stesso ma personalmente, per non essere “limitato”, ho risolto comprandomi una DV4MINI che consente di avere un mini Hotspot proprietario scegliendo di andare dove si vuole, senza dar conto a nessuno! Oggi, adatta a questo scopo, esiste anche la DV-MEGA!  E voi, cosa farete?

Buoni QSO, 73 de IZ0RIN

 

Analogico o Digitale? Non siate ottusi: Sperimentate! Considerazioni…

Cari colleghi e lettori, avete fatto caso che i ponti radio analogici sono sempre più silenziosi?  In tutta Italia i repeaters in analogico sono sempre meno frequentati e spesso ci chiediamo dove siano finiti i colleghi che eravamo abituati ad ascoltare quasi giornalmente; la risposta è semplice: molti di loro sono passati al digitale!

Quali sono i sistemi digitali usati dai radioamatori?

I sistemi digitali più usati dai radioamatori nel mondo sono tre DSTAR, DMR e FUSION, ometto il Tetra, il P25 e il dPMR perché veramente ancora troppo di nicchia e poco indicati per il mondo OM.

Il Digitale è migliore dell’analogico?

Io non li paragonerei. Il vecchio Analogico ha il limite di portata del ponte ed è indicato per i QSO Locali ma a causa della solita mentalità italiana (Voglio il mio ponte personale perché è meglio degli altri…) ci ritroviamo con decine di ponti analogici funzionanti ma non frequentati. Sono troppi! Questa è la triste realtà! Rimpiango quei tempi quando, ascoltando vecchi amici OM, sentivo parlare di ponti da R1 a R7 e da RU1 a RUx… oggi sentiamo numeri dopo la R ben superiori al sette… dovremmo veramente darci una regolata. Basterebbe metterci d’accordo ma come ben sappiamo è difficile far ragionare più teste e purtroppo, il risultato qual’è? Il deserto! Quei pochi ponti “frequentati”, spesso sono oggetto di disturbatori, quasi certamente malati di mente che non avendo una vita regolare, sfogano le loro frustrazioni sugli altri. Poi ci sono quegli OM che invece, avendo preso la patente con i punti della “Miralanza”, scambiano le frequenze VHF e UHF (e spesso anche HF) per la Citizen Band. Parlano in dialetto stretto e spesso usano parole poco consone al nostro nobile hobby (vi ricordo che in frequenza si dovrebbe parlare con un italiano corretto e soprattutto si dovrebbe parlare di tecnica ed elettronica) ora, io per primo ogni tanto “sbrago” ma facciamoci almeno attenzione! Di fatto, l’Analogico rimane limitato al Qso locale ed è diventato una giungla se pur deserta!

Ecco allora che da qualche anno è venuto in nostro soccorso il digitale che permette di affacciarsi oltre la realtà locale. Premesso che sono utente DSTAR dal 2009, devo dire che inizialmente questo sistema dava molti problemi ma oggi funziona egregiamente e mette sotto scacco il nuovo arrivato FUSION che tarda a prendere piede e sapete perché? Perché molte associazioni e OM, approfittando di sconti, hanno acquistato la nuova tecnologia ma senza collegarla alla rete internet, finendo di utilizzare i ponti esclusivamente in Analogico. Badate bene, questi repeaters, se interrogati, possono andare in C4FM ma non avendo alle spalle la Rete, rimangono in locale rendendo di fatto inutile questo nuovo sistema.

A onor del vero, Bisogna anche dire che le prime versioni dei software dei repeaters digitali di casa Yaesu, presentavano grossi problemi e che la casa giapponese è come al solito corsa ai ripari in forte ritardo cercando di sistemare i vari bug del software. C’è da dire anche che il sistema è ancora giovane e ci metterà un pò tempo prima di decollare!

Quindi in sostanza viva il nuovo DSTAR che grazie al collega Jonathan Naylor, G4KLX, ha ritrovato da qualche anno nuova vita. Praticamente, Jonathan ha permesso l’espansione dei ponti radio a basso costo e “fatti in casa” grazie al suo software rivoluzionario!

Quindi compro una radio DSTAR?

Volendo si perché, in ogni caso, ti permette anche di utilizzare l’analogico in maniera classica. Oggi, però, il processo che ha subito il DSTAR, lo sta subendo il DMR che grazie ai CINESI, con le loro radio a basso costo e grazie allo stesso Jonathan che ha realizzato un software per ponti radio HOME MADE ibridi (DMR, DSTAR e presto Fusion), sta ormai entrando nelle stazioni di sempre più fortunati radioamatori.

Perché DMR?

Il DMR, consente intanto di duplicare la frequenza di lavoro, infatti, grazie alla tecnologia TDMA ,su una stessa frequenza convivono 2 canali. Il DMR è sempre più frequentato perché consente in maniera semplice di scegliere la zona con la quale si vuol dialogare fra: MONDO, EUROPA, tutta ITALIA o singolarmente dalla Zona 0 alla Zona 9 e in più si può parlare anche sui ponti DSTAR grazie alle interconnessioni fra TALKGROUP e REFLECTOR. Inoltre, con un portatile DMR, si riesce a parlare anche se il ponte arriva “basso”, grazie alla tecnologia di correzione dell’errore. Unico Handicap? I primi approcci di programmazione possono risultare difficili per coloro che non masticano l’informatica e per chi non ha avuto la pazienza di studiare il sistema.

Si, tutto bello, ma quanto costa una radio DMR?

Meno di 150 euro! Infatti, su Ebay, Amazon o siti similari, è possibile acquistare portatili cinesi marca Tytera o Retevis a circa 130 anche se io consiglio (per evitare problemi) di acquistare la stessa radio al costo di 230 euro presso un rivenditore italiano che è in possesso di certificazioni riconosciute dal nostro Ministero e di Garanzia ufficiale italiana.

Quanto costa un ponte radio DMR?

Ormai dai 500 euro in su!

Quindi ricapitolando:

Compro DSTAR, DMR o FUSION?

Io li utilizzo tutti e tre i sistemi ma se devo consigliarvi:

  • Se volete una radio classica bi-banda che faccia anche il digitale vi consiglio il DSTAR per il semplice fatto che al momento è più diffuso e va meglio del FUSION.
  • Se volete testare un digitale di alta qualità, semplice da usare (una volta ben programmata la radio) ampiamente frequentato da OM e di diffusione mondiale, allora acquistate una radio DMR!

Analogico o Digitale?

Vi posso soltanto dire: Non siate ottusi, l’analogico non deve morire anzi va coltivato e coccolato così come il digitale che rappresenta l’abbattimento delle frontiere e il futuro dei ponti radio. In digitale è difficile trovare disturbatori e soprattutto si riesce a chiacchierare a qualsiasi ora del giorno e della notte e in più ci consente di conoscere nuovi colleghi che altrimenti ascolteremmo, al massimo, durante un contest HF. Aprite gli occhi, la radio è bella tutta, fate uno sforzo mentale voi che dite che il digitale non vi piace… in realtà, vi spaventa soltanto perché non lo conoscete e magari lo temete per paura di non saperlo usare. Non vergognatevi! Chiedete a qualche collega se vi aiuta ad entrare in questo nuovo interessante mondo senza confini!

73 de IZ0RIN

 

CubeSats – OUFTI-1 – Satellite con Trasponder D-STAR, sarà lanciato in orbita il 22 Aprile 2016

Grazie al programma Fly Your Satellite (FYS) di Education Office dell’ESA, nato per formare la prossima generazione di professionisti del settore aerospaziale,  tre gruppi di studenti selezionati hanno sviluppato i CubeSats 1U che trasportano anche moduli Radioamatoriali e che saranno lanciati in orbita il 22 aprile 2016.

SONY DSC
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I satelliti, CubeSats, progettati e costruiti dai gruppi di studenti, sono arrivati in Sud America Venerdì 25 marzo con una scorta di sicurezza all’aeroporto al centro spaziale della Guyana, nei pressi di Kourou e sono i più piccoli al mondo con dimensioni pari a 10x10x10cm.

Verranno lanciati:

OUFTI-1 sviluppato dalla Università di Liegi in Belgio, sarà il primo satellite ad integrare un transponder D-STAR.

e-st @ r-II sviluppato dal Politecnico di Torino, l’Italia, utilizza un sistema di controllo dell’assetto e dell’orbita mediante misurazioni del campo magnetico della Terra.

AAUSAT4 sviluppato dall’Università di Aalborg, in Danimarca, applica un sistema di identificazione automatizzato delle navi nell’oceano.

The_entire_Fly_Your_Satellite_delegation_medium[1]

fonte: ESA Press Release http://www.esa.int/Education/CubeSats_-_Fly_Your_Satellite/Launch_campaign_started_CubeSats_arrived_at_Kourou_spaceport

IARU frequenze coordinate http://www.amsat.org.uk/iaru/

OUFTI1-145,950 MHz FSK AX25 e D-STAR (uplink 435,045 MHz) – Beacon CW 145,980 MHz

e-st @ r-II – 437,485 MHz CW e 1k2 AFSK

AAUSAT-4-437,425 MHz

A proposito: ma il D-STAR, non era considerato – da qualcuno – morto?

HI, 73 de IZ0RIN – ALEX

Cisar: 2° MEETING DIGITALE “Sergio Baronciani” Gubbio 17 Aprile 2016

Da segnalare, questo interessante incontro organizzato dal Cisar, per comprendere meglio le tecnologie digitali.

La location scelta è : 

Agriturismo Casella del Piano

Via linosa, 12

06024 Gubbio (PG)

Tel. 075/9229321 – Fax 075/9229324 – Mobile 338/9466553

e-mail: casella@caselladelpiano.com

 

Il Programma dell’evento :

9,30 Saluto ai partecipanti, IZOESY Franco Fiorucci

9,45 Saluto ai partecipanti, IW5CGM Giuseppe Misuri

10,00 BrandMeister, IW7DZR Giacomo De Angelis

11,00 DMR Radioactivity, IWORED Marco Brunozzi

11,15 Coffe Break

11,30 Yaesu Fusion WIRES-X Italia, IZOQWM Raffaello Di Martino

12,00 DVCisar 3.0, IW6BFE Arrio Antonelli

12,30 MMDVM, IW7DZR Giacomo De Angelis

13,00 Discussione

13,30 Pranzo

 

Per info e prenotazioni:

http://www.cisar.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1337:2-meeting-digitale-17-aprile-2016&catid=111&Itemid=250

YAESU FT2DE nuovo aggiornamento software. FUSION (C4FM,FDMA) prime impressioni e prove sul campo.

Cari Amici e Colleghi,

ho appena acquistato lo Yaesu FT2DE, si tratta di un ottimo ricetrasmettitore portatile con schermo touch screen in bianco e nero. Copre in trasmissione i classici 144-146 e 430-440 mentre in ricezione è dotato di un ottimo ricevitore 500khz – 999,900 mhz.

La radio utilizza i seguenti modi di emissione: AM, FM, DN. VW, incorpora un’antenna GPS, un modem APRS ed ha tutta una serie di interessanti funzioni come il Wires-X e GM (Group Monitor).

Al tatto è molto “plasticosa”, sta comodamente nel palmo della mano e ha una batteria da 7,2 volts e 2200 mAh.

Appena accesa, ho impostato una frequenza in UHF in modalità DN e grazie alla mia DV4Mini ho effettuato il mio primo collegamento in FUSION (C4FM-FDMA) sul reflector FCS001 modulo (o stanza, o gruppo) 27 Italy2, con il collega IN3LOY Marco.

La modulazione, se pur buona, non differisce di molto da quella del D-Star, anzi con il collega Marco, abbiamo effettuato dei test anche sul digitale Icom e devo dire che in alcuni momenti risultava essere anche superiore.

Comodo il fatto che mentre l’interlocutore parla, rimane fisso sul display il suo nominativo.

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Prima di effettuare tutte le prove, ho aggiornato il software dell’apparato all’ultima versione (main 1.04, Sub 1.01, DSP 4.12), operazione non facile e da fare con molta attenzione seguendo passo passo, tutte le istruzioni che trovate nel file zip dell’aggiornamento sul sito yaesu http://www.yaesu.com/indexVS.cfm?cmd=DisplayProducts&ProdCatID=111&encProdID=4A66D869E574453F343581B53E9FAB40&DivisionID=65&isArchived=0 

Per l’aggiornamento è consigliato un PC windows 10 e il cavo usb in dotazione; sulla radio. con molta attenzione, bisogna spostare un micro-switch nascosto sotto la porta usb dell’FT2DE dove la posizione centrale permette di aggiornare il DSP, la posizione in alto aggiorna il Main e quella in basso aggiorna il SUB. Mi raccomando seguite le istruzioni alla lettera!

Per programmare la radio, al momento, ho trovato soltanto software a pagamento però se conoscete il giapponese o volete andare ad intuito potete scaricare gratis da qui l’ADMS 8 (che pare non andare bene per la versione europea dell’apparato) http://www.yaesu.com/jp/amateur_index/product/ft2d/download_adms-8.html

NOVITA’ 26/02/2016 RILASCIATO SOFTWARE DI PROGRAMMAZIONE PER LA VERSIONE EUROPEA: CLICCA QUI

Per maggiori informazioni trovate qui il manuale originale Yaesu in italiano. http://www.bgpcom.it/Manuali%20Yaesu/FT2DE_OM_ITA_EH060M350.pdf

Qui potete vedere gli ultimi nominativi ascoltati sul sistema FUSION http://176.10.105.218/

Mentre qui trovate i software di programmazione a pagamento:

RT Systems
http://www.rtsystemsinc.com/yaesu-radio-programming-software-s/1819.htm

G4HFQ Software
http://www.g4hfq.co.uk/

Buoni QSO in Digitale o Analogico

73 de IZ0RIN – Alex

DIGITALE: Nuova vita del D-STAR – viaggio verso l’unione dei mondi Ham-digitali

Cari colleghi,

Vorrei parlarvi della nuova vita del D-STAR che dopo oltre un decennio dalla sua comparsa, ancora non è stato ben compreso da molti radioamatori ma che sta rinascendo alla grande. Questo, non vuole  essere un articolo tecnico, bensì cercherà di essere un articolo esplicativo su come funziona il D-STAR e in generale di cosa sta avvenendo nel digitale Ham italiano.

Cominciamo a dire che il protocollo giapponese di casa Icom, è migliorato notevolmente con l’avvento delle nuove radio  giapponesi e la voce a paperino è quasi un vecchio ricordo. I ponti radio con questa tipologia di digitale sono sempre più a buon mercato e trasformare un vecchio ponte analogico costa davvero poco.

Bisogna pensare al D-STAR come ad un Echolink evoluto che ci consente di parlare, con una buonissima qualità con una quantità praticamente infinita di ponti mondiali.

Un ponte D-STAR, può essere utilizzato in locale con un ottima qualità audio e con la possibilità di fare DPRS ma ovviamente la sua massima espressione la raggiunge con l’interconnessione verso altre reti [nel mondo ne esistono almeno tre: IRCDDB (rete europea), QUADNET (rete statunitense), dstar.su (rete russa)], ponti radio o reflectors/xreflectors.

In Italia e in Europa, si utilizza la rete IRCDDB per la maggior parte dei ponti radio, mentre, per forza di cose gli hotspot (i ponti o link con nominativo personale) sono collegati alle rete QUADNET (unica che consente il call routing e altre funzionalità fra nominativi anche personali).

Il D-STAR permette:
1) collegamenti singoli verso altri ponti radio
2) collegamenti singoli verso altri utenti (call routing)
3) collegamenti multipli verso un gruppo di utenti utilizzando le StarNet (Stanze di utenti)
4) collegamenti multipli verso un numero illimitato di ponti/utenti utilizzando i reflectors (ufficiali ICOM) o gli xreflectors (Protocollo DEXTRA sviluppato da radioamatori). I reflector e gli xreflector sono stanze virtuali con 5 moduli ognuno connesso a ponti o utenti.
5) collegamenti multipli verso un numero illimitato di ponti/utenti utilizzando le DCS (altro tipo di reflector con più moduli)
6) scambio dati
7) Chiamata diretta agli utenti connessi su una stessa rete tramite nominativo o codice DTMF abbinato all’id DMR (CCS7)
8) DPRS (Aprs digitale)
9) Ricerca dei ponti radio o hotspot più vicini (tramite gps)

e altre interessanti funzionalità.

Oggi le reti digitali (D-STAR. DMR, C4FM Fusion) sono interfacciate fra loro grazie alle interconnessioni sulla rete internet. Sono attivi anche gateways verso il mondo Echolink Analogico.

Ad esempio l’XRF773 http://xrf773.iz0rin.it ha il suo modulo A connesso al mondo echolink IZ0RIN-R e all’XRF014 http://xrf014.iz0rin.it/xrf/, il suo modulo B connesso all’XRF003 dove sono a loro volta connessi moltissimi ponti italiani e il suo modulo C all’XRF077 dove sono connessi altri ponti e reflectors italiani e stranieri.

Per una ottima guida D-STAR

http://dstar.grupporadiofirenze.net/?p=1079

 

 

DA OGGI IL NODO ECHOLINK IZ0RIN-L PARLA ANCHE IN D-STAR

Ho finalmente aggiunto un tassello, al nodo Echolink di Cecchina di Albano Laziale da me gestito dal 2009.

IZ0RIN-L (144.525 sub67), infatti, da oggi parla anche in DSTAR essendo connesso direttamente al XRF773.

Ho voluto implementare questa tecnologia, per agevolare gli amici che hanno solo radio analogiche o usano echolink dal cellulare.

Da oggi quindi, se vorrai, avrai un nuovo luogo in più dove poter dialogare con buoni amici; una “stanza” per confrontarsi sul mondo della radio in generale, per lo scambio di “dritte” e per parlare anche di nuove tecnologie con il vantaggio di avere più possibilità di accesso grazie all’utilizzo indifferenziato della radio analogica, dell’ apparato dstar o dello smartphone.

Ti aspetto!

73 de IZ0RIN

Come convertire un ponte radio esistente in D-STAR

Con un spesa di circa 150 euro è possibile convertire un ponte radio analogico in D-STAR. Basta un scheda GMSK Modem acquistabile in rete  e una scheda arduino uno o mega + una Raspberry PI. Su diversi siti internet si trova i file immagine da inserire nella SDCARD da 4 GB che farà da Hard Disk http://www.dvmega.auria.nl/GMSK_shield.html , vi consiglio ad esempio uno dei più seguiti e chiari , quello del gruppo Radio Firenze http://dstar.grupporadiofirenze.net/

Ovviamente la stesssa configurazione può essere usata con una singola radio realizzando un Hot-Spot D-Star ad ampia copertura.

scheda gsmk

Un nodo D-Star portatile con 10mw di potenza.

Sapevate che con una spesa di meno di 150 euro è possibile realizzare un nodo D-Star portatile? Basta Acquistare la scheda DVMEGA reperibile sul sito http://www.dvmega.auria.nl/RPI_radio.html e una Raspberry PI reperibile su amazon o ebay da utilizzare con il proprio cellulare in theathering se si sta in mobilità o il wifi di casa per la connessione internet. Con questo semplice ed efficace prodotto avrete sempre con voi un HOTSPOT D-STAR efficiente ma sopratutto con un segnale sempre a fondo scala.

dvmega
dvmega