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NOVITA’ NEL MONDO DMR E DISMISSIONE TG REGIONALI A 4 CIFRE: ADDIO AL TG2230, BENVENUTO TG22201 MULTIPROTOCOLLO.

Salve a tutti, come forse avrete saputo, si è riusciti, finalmente e come da me sempre auspicato, ad avere in Italia, una sola unica rete DMR.

IT-DMR, ha deposto le armi e i suoi gestori ne hanno deciso la chiusura convincendosi anche loro che un’unica rete, sempre all’avanguardia, giovi ai radioamatori italiani; li ringrazio per questa scelta illuminata. BrandMeister, d’altronde, grazie alla sua anima internazionale, ai suoi continui aggiornamenti verso nuove tecnologie digitali, è di fatto la rete più utilizzata nel mondo e finalmente anche nella nostra nazione, il 95% dei ripetitori sono attestati su questa realtà ben consolidata.

Questa nuova situazione, ha portato però a dei cambiamenti legati a semplificare il più possibile l’utilizzo del DMR e degli altri protocolli digitali: di fatto, si è deciso di chiudere i TG Regionali a 4 cifre, nati all’epoca, per standardizzarne l’uso anche con la vecchia rete DMR+ che non contemplava le numerazioni a 5 cifre. Oggi, 9 settembre 2023, i TG Regionali a 5 Cifre di BM, mai chiusi, nascono a nuova vita diventando progressivamente (dipende dai singoli gestori) multiprotocollo. In particolare, quello che prima accadeva nel Lazio, a livello di multiprotocollo sul TG2230 (ripeto ormai chiuso), ora accade sul TG22201 ma con dei notevoli miglioramenti.

Il team BM Italia, da sempre, delega la gestione dei TG regionali, a sysops interessati al progetto. Fin dalla sua nascita, ho gestito la parte multiprotocollo del TG2230 ma dopo la sua chiusura, da oggi, gestisco il TG22201 e continuo a gestire il TG222773 (cluster 773 Radio Group) e il TG222111 (Cluster RNRE Protezione Civile).

In qualità di gestore di questi TG, vi riassumo come potervi connettere a queste stanze:

NUOVO LAZIO MULTIPROTOCOLLO BRANDMEISTER TG22201

Come raggiungerlo:

DMR TG22201 (gestito da BM)

DSTAR XLX706G/XRF706G/DCS706G (gestito da IZ0RIN)

YSF XLX222 DG01 (consigliato) o in alternativa YSF XLX706 ROOM #03832 (DIRETTO) (gestito in ordine da BM e da IZ0RIN)

WIRES-X ROOM #41275 – ITALY-22201-BM (gestito da IZ0RIN)

PEANUT XRF706G (gestito da IZ0RIN)

TG222773 (773 Radio Group)

Come già scritto, il TG2230 non esiste più, per questo motivo, ho deciso, visto l’abitudine dei colleghi di utilizzarlo con passaggi stretti e con QSO, “locali”, di mettere a disposizione per le vecchie abitudini, il Talk Group del 773 Radio Group, TG222773.

Come raggiungerlo:

DMR TG222773 (gestito da BM)

DSTAR XLX706C/XRF706C/DCS706C (gestito da IZ0RIN)

YSF ROOM #75373 IT 773 CLUSTER (gestito da IZ0RIN)

PEANUT XRF706C (gestito da IZ0RIN)

TG222111 (R.N.R.E. PROTEZIONE CIVILE)

Come raggiungerlo:

DMR TG222111 (gestito da BM)

DSTAR XLX706E/XRF706E/DCS706E (gestito da IZ0RIN)

YSF ROOM #03238 IT RNRE (gestito da R.N.R.E. Roma IZ0RIN /Piacenza IW4ELZ /Taormina IT9YKJ)

WIRESX ROOM #41686 (gestito da R.N.R.E. Sardegna IS0GQX)

PEANUT XRF706E (gestito da IT9YKJ e IZ0RIN)

Ovviamente, per quanto riguarda gli altri TG NAZIONALE e Regionali, vi invito a contattare i gestori dei singoli TG, vi riassumo in ogni caso, nell’immagine di seguito, la lista degli stessi e il link alla pagina della situazione multiprotocollo aggiornata in tempo reale:

Situazione Multiprotocollo ITALIA: http://italyi4multip.ddns.net/db/Dashboard_Regionali.xhtml

ATTENZIONE:

Per un corretto funzionamento del sistema multiprotocollo, bisogna registrare il proprio nominativo sia sulla rete DSTAR, sia sulla rete DMR, questo perché se si utilizza una radio YAESU FUSION C4FM che non richiede registrazione, il proprio nominativo risulterebbe sconosciuto al sistema che potrebbe bloccare i flussi audio non consentendo ai colleghi in DSTAR o in DMR di ascoltarvi, risultato portanti mute o QSO monchi. Stessa cosa se si è registrati solo sul DSTAR e non sul DMR o viceversa.

Come registarsi al DSTAR e al DMR?

Procuratevi una copia digitale dell’autorizzazione generale.

– Per registrarvi sulla rete DSTAR seguite il link di seguito:
https://www.grupporadiofirenze.net/non-registrato-sulla-rete-digitale-radioamatoriale-d-star/

– Per registrarsi sulla rete DMR e ottenere il proprio ID seguite il link di seguito:
https://www.radioid.net/register#!


Accettate le condizioni in fondo alla pagina e proseguite.

Non ho una radio digitale, come posso utilizzare il mio smartphone o radio LTE/UMTS con Peanut?

Dopo aver registrato il proprio nominativo di stazione sulla rete DSTAR e DMR, si può utilizzare il proprio Smartphone o radio LTE/UMTS (POC RADIO) per parlare sui vari TG Multi-Protocollo. Per farlo, bisogna scaricare dallo store l’app PEANUT, registrare il proprio nominativo a questo indirizzo http://www.pa7lim.nl/peanut-request/ e collegarsi, dal software, agli XLX interessati, ad esempio, per il TG22201, cercate: XRF706G.

Posso utilizzare Peanut su PC?

Certamente si può scaricare la versione per PC dal sito di PA7LIM

73 a tutti e buoni collegamenti

ALEX IZ0RIN

LETTERA APERTA AL MINISTRO ON.GIANCARLO GIORGETTI, AL DIRETTORE GENERALE DELLA DGSCERP E AL DIRETTORE DELLA DGAT.

Roma, li, 26/05/2022

Lettera aperta

All’Onorevole Ministro del MISE,
Dott. Giancarlo Giorgetti

giorgetti_g@camera.it

gabinetto@pec.mise.gov.it

segreteria.ministro@mise.gov.it

Al Direttore DGSCERP
Egr. Dott. Francesco Soro

dgscerp.dg@pec.mise.gov.it

Al Dirigente DGAT

Egr. Dott. Paolo D’Alesio

dgat.dg@pec.mise.gov.it

paolo.dalesio@mise.gov.it

Vogliamo portare a conoscenza dell’On. Ministro Giorgetti, del direttore generale della DGSCERP e di tutti i destinatari di questa lettera, di alcuni episodi che riteniamo discriminanti e lesivi per le attività radioamatoriali regolarmente autorizzate.

PREMESSO CHE

  • L’art.134 del Codice delle Comunicazioni, definisce l’attività di radioamatore come un servizio svolto in linguaggio chiaro, o con l’uso di codici internazionalmente ammessi, esclusivamente su mezzo radioelettrico anche via satellite, di istruzione individuale, di intercomunicazione e di studio tecnico, effettuato da persone che abbiano conseguito la relativa autorizzazione generale e che si interessano della tecnica della radio-elettricità a titolo esclusivamente personale senza alcun interesse di natura economica.
  • L’allegato 26 all’articolo 12 comma 4, recita: È consentita l’interconnessione delle stazioni di radioamatore con le reti pubbliche di comunicazione elettronica per motivi esclusivi di emergenza o di conseguimento delle finalità proprie dell’attività di radioamatore. (riconoscendo di fatto l’utilità anche in emergenza del servizio di radioamatore)
  • L’allegato 26 all’art. 9 comma , recita: L’autorizzazione generale per l’installazione e l’esercizio di stazioni ripetitrici automatiche non presidiate al di fuori del proprio domicilio di cui all’art. 143 del Codice, da utilizzare anche per la sperimentazione, ha validità fino a dieci anni e, al pari del relativo rinnovo, si consegue senza oneri, mediante presentazione o invio all’ispettorato del Ministero, competente per territorio, della dichiarazione di cui al modello sub allegato I al presente allegato. Per le singole persone fisiche, l’autorizzazione generale di cui all’art. 1, comma 1, costituisce requisito per il conseguimento dell’autorizzazione generale per stazioni ripetitrici automatiche non presidiate.
  • L’art. 141 del Codice delle Comunicazione recita: L’Autorità competente può, in caso di pubblica calamità o per contingenze particolari di interesse pubblico, autorizzare le stazioni di radioamatore ad effettuare speciali collegamenti oltre i limiti stabiliti dall’articolo 134. (confermando che il radioamatore è utile anche in caso di emergenza, quindi se passasse la modifica all’allegato 25, e se si confermasse la circolare del 16 maggio 2022, non solo saremmo costretti a pagare per mettere a disposizione gratuita i nostri impianti ma dovremmo anche spegnerli (oltre 400 impianti sottratti alla pubblica utilità) perché messi fuori legge da una circolare).
  • Abbiamo contattato il dott. Paolo D’Alesio, pregandolo di intervenire prima di portare alla firma l’allegato 25 tramite lettera firmata da varie organizzazioni con risposta dalla DGAT con protocollo PEC nr: 39242 – del 17/03/2022 – AOO_AT – AOO_Attività territoriali Chiarimenti sulle modifiche all’allegato n.25 al d.lgs. 259/2003 (Codice delle comunicazioni elettroniche)  ma lo stesso oltre ad aver chiamato ad un solo unico tavolo da noi sollecitato, solo le associazioni CISAR e ARI e nessun rappresentante delle altre scriventi che si erano organizzate in merito, promettendo anche di organizzare più tavoli decisionali prima di andare avanti, ha preferito portate alla firma del Ministro la grave modifica dell’allegato 25 che ulteriormente lede i diritti dei radioamatori italiani tutti.
  • E’ attiva una petizione, on-line (https://chng.it/ydSGnBqh), già firmata – al 26/05/2022,  da oltre 1.170 radioamatori, contro i provvedimenti di seguito elencati.

    Nel marzo del 2021, il MISE ha modificato l’allegato 26 del Codice delle Comunicazioni, senza interpellare tutte le associazioni radioamatoriali, riconosciute e non (In Italia non esistono soltanto ARI e CISAR).
  • La DGSCERP del MISE ha portato alla firma dell’Onorevole Ministro Giorgetti, il 26 aprile 2022, un provvedimento, (pare respinto per un difetto di forma), per la modifica dell’allegato 25, che prevederebbe, fra le altre modifiche, l’inserimento di un contributo annuale sulle licenze di ponti ripetitori amatoriali (già gravati da oneri di energia, apparecchiature, etc. a carico di chi li installa e messi a disposizione in forma gratuita per tutta la comunità); contributo che andrebbe in contrasto con la natura di sperimentazione sulla quale si basa il servizio radioamatoriale, utile anche durante le emergenze in ausilio alla popolazione, alle prefetture e alla Protezione Civile e che di fatto verrebbe equiparato ad un utilizzo commerciale delle frequenze.
  • La DGSCERP del MISE ha emesso una circolare il 16/05/2022 che dal 1° giugno 2022, mette di fatto, fuori legge la maggior parte de ponti ripetitori radioamatoriali italiani regolarmente autorizzati dallo stesso MISE, quando, fino ai primi di maggio 2022, prima la DGSCERP, poi gli ispettorati territoriali del MISE (dopo oltre 6 anni di inattività – infatti molti ripetitori hanno lavorato in regime di SCIA senza disturbare nessuno), hanno rilasciato regolare autorizzazione generale e nominativo – approvando le relative schede tecniche – anche per tutti quei ripetitori che operano in ricezione sulla banda dei 435 MHz, non tenendo presente per primi la modifica dell’articolo 9 dell’allegato 26.
  • L’Ari, non rappresenta tutti i radioamatori italiani.
  • La IARU, non è l’unica associazione internazionale affiliata ITU e non rappresenta tutti i radioamatori ma soltanto quelli che appartengono ad associazioni che aderiscono alla sua organizzazione e da lei riconosciute, in Italia soltanto ARI.
  • A parere delle scriventi, il MISE, prima di effettuare modifiche al servizio di radioamatore, avrebbe dovuto convocare i rappresentanti di tutte le associazioni italiane legalmente riconosciute e non, per evitare discriminazioni di sorta.
  • A livello internazionale esiste anche EURAO, altra associazione affiliata ITU che di fatto non riconosce, se non in SPAGNA – perché voluto dalle associazioni locali di quella nazione – il BAND PLAN IARU. (con una nota, EURAO ci fa sapere che in Spagna, il Ministero locale aveva imposto per legge il Band Plan IARU ma grazie ad un ricorso avviato e vinto da EURAO, contro il ministero spagnolo, anche in quella nazione, l’utilizzo del Band Plan IARU è una scelta del radioamatore).
  • IARU nella regione 1, della quale fa parte anche l’Italia, indica frequenze che nella nostra nazione non sono destinate all’uso radioamatoriale come da attuale PNRF.
  • all’art. 104 lettera C punto 1, del Codice delle Comunicazioni, si evidenzia il fatto che le frequenze ad uso collettivo, come quelle radioamatoriali, non possono essere protette da disturbi di utenti delle stesse bande.

EVIDENZIAMO CHE:

  • Non siamo d’accordo sull’eliminazione del contributo annuale dei 5 euro, in quanto questo provvedimento snaturerebbe il servizio radioamatoriale portandolo al pari di quello privato.
  • Nella redazione della modifica dell’allegato 26 (avvenuta senza interpellare le associazioni radioamatoriali, cosa che avrebbe evitato i problemi riscontrati), ci siano degli evidenti errori, Infatti, l’articolo 9 recita: Le stazioni ripetitrici automatiche non presidiate di cui al comma 1 devono operare sulle frequenze attribuite dal piano nazionale di ripartizione delle frequenze al servizio di radioamatore e rispettare le allocazioni di frequenza, per le varie classi di emissione, previste dagli organismi radioamatoriali affiliati all’Unione internazionale delle telecomunicazioni (UIT) (Riferendosi come poi palesatosi sulla circolare al BAND PLAN IARU, riconosciuto appunto da IARU ma non da EURAO) Quando anche EURAO, emetterà un suo BAND PLAN, a quale deve affidarsi in Italia un radioamatore? Riteniamo inoltre che questo ultimo paragrafo dell’articolo 9, sia in netto contrasto con le premesse di cui sopra ed in particolare per il fatto che come detto, IARU ed EURAO – organismi radioamatoriali affiliati ITU – la pensano in modo differente sul BAND PLAN, infatti IARU che ha emesso questo regolamento e ne consiglia l’utilizzo, ovviamente lo riconosce, mentre EURAO non lo riconosce e lascia la libertà ai suoi affiliati di applicarlo o meno.
  • Sia l’articolo 9 dell’allegato 26, sia la circolare del 16/05/2022 (che oltre che a discriminare e ledere le libertà di tutti quei radioamatori – che in Italia rappresentano la maggioranza – non aderenti a IARU e ARI, presenta anche diversi refusi – cosa che non dovrebbe esistere su un atto pubblico che andrebbe letto e riletto prima di essere emesso), firmata dal sig. Direttore Generale del DGSCERP, Egr. dott. Francesco Soro, siano in contrasto con l’art. 104 lettera c punto 1, del Codice delle Comunicazioni, dove si evidenzia il fatto che le frequenze ad uso collettivo, come quelle radioamatoriali, non possono essere protette da disturbi di utenti delle stesse bande. Come può, quindi, l’allegato 26 obbligare l’utilizzo di un BAND PLAN (realizzato da un gruppo di associazioni) che in teoria “protegge” le bande di frequenza assegnate ai radioamatori dettandone in dettaglio l’utilizzo in base ai servizi?
  • In particolare, la circolare emessa dalla DGSCERP, recita: la canalizzazione protegge le porzioni di banda assegnate, in via esclusiva, al servizio di radioamatore via satellite (435‐438 MHz).

Assegnate da chi? Visto che l’attuale PNRF, Assegna e non in via esclusiva, per questo servizio, la banda 436-438 mentre la banda 435-436 è assegnata sia per il servizio di radioamatore, sia per il servizio di radioamatore via satellite?

Inoltre, facciamo presente che il BAND PLAN IARU, assegna ai radioamatori la porzione di banda 438-440 anche per uscita ripetitori (digitali e non), permettendo un shift a 7,6 MHz. Il Mise ha intenzione di assegnarci questa porzione di frequenze? Perché se è così, possiamo parlarne…

Nella circolare è anche riportato quanto segue: Peraltro, per quanto riguarda i compiti di vigilanza e controllo degli ispettorati territoriali sulle autorizzazioni generali in corso di validità, si terranno nella debita considerazione gli eventuali oneri di adeguamento tecnico delle stazioni ripetitrici, in conformità alla presente circolare, a carico dei radioamatori interessati. Poiché il PNRF è in corso di aggiornamento, saranno forniti successivi aggiornamenti operativi in presenza di eventuali variazioni sostanziali alle attribuzioni di frequenza delle bande di frequenza assegnate, sia in statuto primario sia in statuto secondario, al servizio di radioamatore.

Cosa significa? Il MISE ci paga il costo di adeguamento impianti o dobbiamo aspettarci ulteriori sorprese?

COSA CHIEDIAMO

Per i motivi di cui sopra, chiediamo al Sig. Ministro del MISE, ON. Giancarlo Giorgetti, la cortesia di non firmare alcuna modifica, prima che tutte le associazioni vengano chiamate a decidere insieme al MISE, di intervenire sull’operato dei suoi dirigenti, di invitare a far modificare questi atti lesivi e discriminanti per le libere attività di tutti i radioamatori non aderenti a IARU e ARI e che fino ad oggi, nel pieno rispetto del Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze, si sono autoregolamentati senza arrecare disturbo a nessuno.

Chiediamo altresì, al Direttore Generale della DGSCERP del MISE, Egr. Dott. Francesco Soro, di fermare ogni modifica all’allegato 25, di rivedere l’allegato 26 all’articolo 9 e di far convocare i rappresentati di tutte le associazioni scriventi (e non soltanto ARI e CISAR) nei futuri tavoli tecnici al fine di evitare ulteriori e imbarazzanti provvedimenti emessi dai suoi uffici.

Facciamo anche presente che nel caso in cui questi provvedimenti non vengano fermati e modificati al più presto, ricorreremo – per tutelare i nostri diritti – alle istituzioni competenti e qualora necessario, anche alla Corte Europea in virtù del principio di primauté del diritto dell’Unione europea sul diritto nazionale.

DISTINTI SALUTI

I RADIOAMATORI FIRMATARI DELLA PETIZIONE ON LINE

ALESSANDRO ACHILLE IZ0RIN

PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE 773 RADIO GROUP

AFFILIATA A EURAO

ENRICO EPIFANI IZ7JWR

PRESIDENTE Associazione Nazionale Radioamatori C.I.S.A.R.

AFFILIATA A EURAO

CLAUDIO NINNI IZ0ROQ

PRESIDENTE DI ONDA TELEMATICA

FAUSTO D’ANGELO IZ0OZU

PRESIDENTE DEL

RAGGRUPPAMENTO NAZIONALE RADIO EMERGENZA

e della

ASSOCIAZIONE RADIOAMATORI E COMPUTERISTI

AFFILIATE A EURAO

FRANCESCO CIACCO IW8PGT

Rappresentate Gruppo Rete ItalyNET

CARLO BUGGIO IW2ECM
PRESIDENTE Associazione Radioamatori Polo Positivo

MARCELLO VELLA IT9LND
PRESIDENTE PRO TEMPORE
E.R.A. EUROPEAN RADIOAMATEURS ASSOCIATION

E’ attiva una petizione, on-line (https://chng.it/ydSGnBqh), già firmata – al 26/05/2022,  da oltre 1.170 radioamatori, contro i provvedimenti di seguito elencati.
FIRMALA ANCHE TU!

Come si realizza un codeplug per radio DMR – ver. 4.0 (maggio 2019)

Cari amici e colleghi,

In questo articolo cercherò di spiegarvi come realizzare un codeplug per le vostre radio DMR. Vi invito a seguire questa guida passo passo… per dubbi potete contattarmi via mail all’indirizzo alex[at]iz0rin.it o via telegram @iz0rin

Molti di coloro che si avvicinano alla tecnologia DMR, si trovano di fronte a radio potenzialmente inutilizzabili in quanto, essendo di provenienza “civile”, richiedono una certa conoscenza e abilità del sistema e della programmazione. Utilizzare una radio DMR programmata da altri, oltre a non avere senso, porta l’utente a commettere una serie di inutili errori. Per questo motivo, ho cercato di realizzare una piccola e semplice guida alla programmazione di questo tipo di apparati ricetrasmittenti.

Cominciamo a prendere confidenza con la terminologia…

Cos’è una rete DMR?
La rete DMR radioamatoriale, è composta da un certo numero di server VOIP sparsi nel mondo e interconnessi fra loro; ad oggi, esistono diverse reti DMR che non parlano fra loro. Le più utilizzate sono la rete BrandMeister o BM e la rete DMR+. Il gestore di un ripetitore, decide su quale rete deve lavorare il proprio ponte radio. Per questo motivo, in Italia e in altre parti del mondo, tanti ripetitori DMR non parlano fra loro perché attestati su reti diverse, inoltre, come se non bastasse, ogni rete ha le sue regole con talkgroups e reflectors numerati in maniera differente. E’quindi fondamentale conoscere, quando si programma la propria radio, dove è connesso il ripetitore che si vuole inserire nel proprio codeplug.

Cos’è un server master?
Il server master, è il server che consente l’accesso ad una rete DMR. In Italia, esistono diversi server master per la rete DMR+ gestiti da sysops differenti, mentre per quella BrandMeister attualmente (maggio 2019) esiste soltanto il server 2222 gestito dal gruppo dmr Brescia.

Cos’è l’ID?
Nel DMR, per ID, si intende il codice identificativo di ogni apparato radio. E’ un codice di fantasia che nel mondo radioamatoriale è regolamentato grazie al database realizzato dalla rete DMR-MARC e oggi gestito da RADIOID. Prima di utilizzare la radio, bisogna registrare il proprio nominativo radioamatoriale attraverso il sito: https://radioid.net/register#! altrimenti, anche agganciando i ripetitori DMR di zona, nessuno potrà ascoltarci in rete. Vi consiglio inoltre di registrare il vostro nominativo anche sulla rete dstar, visto l’enorme successo dei TalkGroup multiprotocollo (interconnessione fra sistemi DMR, DSTAR e C4FM) altrimenti, anche qui, quando utilizzerete un TG multiprotocollo, rischiate di non farvi ascoltare.

Cos’è un Codeplug?
Essenzialmente è un file che contiene tutti i parametri di programmazione di una radio.

Cos’è il CPS?
Il CPS (Customer Programming Software) è un software che permette di programmare un codeplug e di inserirlo/estraporarlo nella/dalla radio. Il CPS è di solito fornito con la radio o si può scaricare da internet dal sito del produttore del vostro apparato.

Cosa sono gli slot?
Nel DMR, grazie allo standard TDMA (Time Division Multiple Access), la frequenza è divisa in due time slot da 30ms l’uno; trasmettendo su time slot con alternanza di banda, due qso, possono condividere lo stesso canale allo stesso tempo, senza interferire fra loro. Per convenzione, nelle reti radioamatoriali, il time slot 1 è utilizzato per collegamenti nazionali, internazionali e tattici (TAC) mentre il time slot 2 per collegamenti locali, regionali o di interconnessione verso altre reti (DSTAR, C4FM) ma questo dipende dalle regole della singola rete. Ad esempio sulla rete BM Italiana vale quello scritto sopra, mentre sulla rete DMR+ Italiana, sullo slot 1 oltre ai TG Mondiali, Europei e Nazionali, si utilizzano anche i TG Regionali solo DMR (non interconnessi verso altri standard digitali) mentre sullo slot 2 tutti i Regionali multi-protocollo, etc.

Cos’è il talkgroup?

A grandi linee, il Talkgroup, è una “stanza” tematica, dove parlano tutti coloro interessati all’argomento della stanza stessa. Ogni talkgroup ha un suo ID che ci servirà per programmare la radio in base alle nostre esigenze e va programmato in rubrica come contatto di gruppo. Si utilizza chiamandolo e parlandoci direttamente.

Cos’è un Reflector?
Il Reflector è simile al Talkgroup tranne per il fatto che funziona esclusivamente sul server dove è stato creato a meno che il gestore della rete non decida diversamente. Il Reflector, ha un suo ID che va programmato in rubrica come contatto privato e va utilizzato, per convenzione, sul TG9, Slot2 del ponte. Per utilizzarlo, basta dare un colpo di portante e attendere il messaggio di avvenuta connessione, una volta connesso, si ritorna sul TG9 e si inizia la conversazione.

Cos’è il TG9?
Il TG9 e il talkgroup locale del ponte radio, parlando su di esso si rimane confinati sul ripetitore che si sta impegnando senza “uscire” sulla rete DMR di riferimento. Può essere usato sia sullo slot1 che sullo slot2 ma i due TG9 sullo stesso ripetitore rimarranno comunque distinti e separati. Il TG9 ha priorità su tutti gli altri TG e li blocca per 2 minuti.

Cos’è il TG88 – Custom?
Il TG88, ex 8800 è un talkgroup personalizzato che connette, a scelta del singolo gestore, diversi ripetitori fra di loro. Ad esempio, se una associazione gestisce 4 ripetitori in zone differenti, sarà possibile connetterli fra di loro per consentire a chiunque impegni il TG88 di quei ponti di parlare come se si trovasse in locale sugli stessi, facendosi però ascoltare da tutta la rete custom. Per parlare sulla rete custom da un ripetitore che non fa parte del gruppo, sarà possibile chiamare un talkgroup prestabilito e creato dal gestore del server master.

Ora siamo pronti a programmare la nostra radio:

Aprendo il vostro CPS e cliccando alla voce “nuovo”, “new” o similare, si inizia la vera e propria programmazione del Codeplug. La prima cosa da fare è popolare la sezione contatti o rubrica che a seconda delle radio può chiamarsi: Digital Contacts, Contacts o similare. In questa sezione dopo aver messo il nome e l’ID del contatto, dovrete indicare se si tratta di un contatto privato o di gruppo.

Nella sezione contatti, è importante inserire tutti i talkgroups che vorrete utilizzare, divisi per contatti BrandMeister e contatti DMR+ esempio: per collegarsi con il mondo, il contatto per BM, avrà ID 91 mentre quello DMR+ avrà ID 1, per il Lazio, il contatto BM avrà ID 22201 mentre per il DMR+ (che divide le regioni per zona), la zona 0 (Lazio, Umbria e Sardegna) avrà ID 2221.

Tutti i talkgroups devono essere considerati come contatto a chiamata di gruppo mentre i reflectors, i contatti per servizi sms e i contatti relativi agli ID personali di altri colleghi, dovranno essere considerati come contatti privati.
Importante: ricordatevi di inserire anche il TG8 – ID=8 (Regionale DMR+),  il TG9 (Locale ponte) ID=9 e il TG88 – ID=88 (Custom – Rete Brandmeister).

L’elenco di tutti i talkgroups presenti nel mondo, lo trovate ai seguenti indirizzi:

BM italiani: https://wiki.brandmeister.network/index.php/Italy 

BM mondiali: https://wiki.brandmeister.network/index.php/TalkGroups

Talkgroups DMR+ mondiali: http://dmr-marc.net/media/worldwide-talkgroups-v4.1.xlsx

La lista reflectors la trovate sui rispettivi siti: 

BM https://brandmeister.network/?page=reflectors

DMR+ http://www.dmrplus.us/

Come si possono usare i reflectors?

Si richiamano dal TG9, slot 2. Basta posizionarsi sul canale radio dove avete programmato il TG9 e poi selezionare dalla rubrica o digitare, tramite la funzione contact/manual contact, il numero di 4 cifre del reflector che si vuole impegnare. Dopo aver dato un colpo di PTT, si ascolterà una sintesi vocale che ci comunicherà l’avvenuto collegamento, si uscirà quindi dalla rubrica e si comincerà a parlare.

E’ buona norma di comportamento, dopo aver terminato il QSO sul reflector di disconnetterlo seguendo la classica procedura ma digitando il numero 4000.

Se volete sapere se sul TG9 da voi impegnato è già presente un  Reflector, basterà seguire la classica procedura digitando il numero 5000 e attendendo la risposta della sintesi vocale.

Come si possono usare i Talkgroup?

Solitamente, sulla maggior parte dei ponti italiani attestati sulla rete Brandmeister, lo slot 1 è impegnato dal TG222 Italia, mentre lo slot 2 da quello della regione corrispondente al ripetitore utilizzato, ciò non toglie che sia sullo slot 1 che sullo slot 2 è possibile richiedere altri TG “On Demand”. Questa modalità, permette la connessione temporanea (solitamente 10 minuti) di un qualsiasi talkgroup della rete che per i primi 40 secondi avrà priorità assoluta, ossia, non verrà ascoltato nessun altro TG al di fuori di quello chiamato. Passati i primi 40 secondi, tutti i TG presenti sullo slot potranno essere ascoltati con priorità a seconda di quello che riceve per primo un flusso di comunicazioni. Dopo 10 minuti di inattività (nessun impegno del TG sul ripetitore da parte di un chiamante), il ripetitore, tornerà alla normalità.
Per disconnettere un qualsiasi TG “On Demand”, basterà chiamare il TG4000 con un colpo di PTT.

POPOLARE LA RX LIST
Una volta compilata la rubrica, passiamo alla sezione lista di ricezione che a seconda delle radio, si potrebbe chiamare: Digital RX Group List, RX List, o similare. Per una corretta configurazione della radio, bisogna creare una cartella di ricezione per ogni talkgroup e inserirvi dentro, il rispettivo talkgroup. Volendo, potrete accorpare in una cartella più talkgroups simili. Ad esempio, nella cartella WWW Mondo, è comodo inserire i contatti 91 e 1 corrispondenti al TG Mondiale delle due reti DMR.

POPOLARE LA SCANLIST
Questa operazione è facoltativa, servirà per effettuare una scansione dei canali eventualmente inseriti. Come per la RX List, potete creare una cartella per ogni ripetitore inserito lasciandola al momento vuota, per popolarla successivamente con i canali di interesse.

POPOLARE LA LISTA CANALI
Ed eccoci finalmente arrivati alla lista canali, dove poter inserire i ripetitori che ci interessano.

Nel DMR, bisogna creare per ogni ponte ripetitore o hotspot, un canale per ogni contatto che vogliamo utilizzare. Ad esempio, se stiamo programmando un repeater connesso alla rete BM, bisognerà creare: un Canale per il TG9, un Canale per il mondo, uno per l’Europa, uno per l’Italia, venti canali regionali puri, venti canali regionali multiprotocollo, dieci canali tattici (TAC), tre canali per l’interconnessione verso le reti C4FM (Wires-X e YSF) e DSTAR, più tanti canali per quanti contatti vogliamo aggiungere fra talkgroups ufficiali, mondiali e non, per un totale di almeno 57 canali da dividere in 5 zone per le radio con canalizzazione a 16 canali. Il mio consiglio, programmate la radio con i TG che più usate.

Importante: prima di programmare la radio, dovete informarvi su quale rete è connesso il ripetitore che volete impegnare. Allo stato attuale  (maggio 2019),  in Italia, esistono due reti mondiali che condividono la maggior parte delle regole BM e DMR+ e altre reti minori che hanno regole tutte loro.

Inseriamo quindi:
La frequenza di spaziatura: 12,5 Khz
La modalità: Digitale
La frequenza di ricezione e quella di trasmissione.
Il contact name o similare: selezionare un contatto precedentemente salvato in rubrica ad esempio: Mondo WWW.
La GroupList o RxList: selezioneremo la cartella inerente il talkgroup selezionato nel contact name.
Il ColorCode: solitamente color code 1 (i color code, equivalgono ai sub-toni dei sistemi analogici e in Italia, si usa solitamente il color code 1).
Lo Slot: come sapete, per ogni frequenza, il ripetitore DMR utilizza due slot (2 canali indipendenti che lavorano in parallelo). Per convenzione sullo slot 1, utilizzeremo i contatti relativi al mondo, all’europa e alla nazione, mentre, sullo slot 2, utilizzeremo il TG9 locale e tutti gli altri TalkGroups.
La ScanList: selezioneremo la cartella creata in precedenza, inerente il ripetitore di interesse.

POPOLARE LA ZONE LIST
Come ultimo passo, dobbiamo creare nella ZONE LIST, una cartella per ogni ripetitore o gruppi di ripetitori ed inserirvi dentro i canali di interesse. Ad esempio: se abbiamo realizzato almeno 37 canali per il ripetitore BM IR0XXX, dovremmo dividerli: per le radio che hanno la manopola dei 16 canali, in almeno 3 zone oppure per le radio come l’MD2017-RT82, in un’unica zona con il nome del ripetitore.

A questo punto, avete le basi per poter programmare la vostra radio DMR. In rete, trovate anche dei codeplug già realizzati che potete usare come base da modificare a vostro piacimento. Una cosa importante, però, è comprendere bene il funzionamento delle reti DMR radioamatoriali.

Esistono anche degli editor molto interessanti per velocizzare il processo di programmazione soprattutto delle radio cinesi che potrete usare in un secondo momento, una volta compreso il processo di programmazione.

ESISTONO ALTRI MODI PER PROGRAMMARE LA RADIO?

Una radio DMR per uso radioamatoriale, si può programmare anche omettendo la RXLIST e tenendo la funzione PROMISCOUS attiva (Questa funzione, attivata per singolo slot, permette di ascoltare qualsiasi cosa passa sullo slot del ponte che stiamo impegnando. Bisognerà poi leggere a display – per le radio che lo consentono – da quale talkgroup arriva il flusso dati e per rispondere all’interlocutore, bisognerà immettere, con la funzione Manual Dial, il numero del TG ascoltato).
NB. Questo tipo di programmazione è consigliata esclusivamente ad un utente estremamente esperto che già conosce perfettamente come funzionano le varie reti DMR presenti nel mondo e personalmente la trovo molto scomoda.

Attenzione:

Le radio DMR nate per uso radioamatoriale e non civile, tipo Anytone 868/878 (MD380/390 se con tools installato), permettono di selezionare il TG da tastiera lasciandolo fisso a differenza delle MD2017/RT82/RT90 dove ogni volta bisogna riselezionarlo. Per queste radio, basta programmare una ben fatta lista contatti e poi due canali per ogni ripetitore, uno sullo slot 1 e l’altro sullo slot 2 con la rxlist non selezionata, per parlare senza impazzire con la programmazione. Ribadisco, anche le altre radio lo fanno, ma non permettendo di fissare il TG, diventano scomode nell’uso.

Software di programmazione alternativi:

Codeplug Editor per TYT/RETEVIS
http://www.miklor.com/DMR/DMR-380-CPEditor.php

Contact Manager per varie radio TYT/RETEVIS/ANYTONE:
http://n0gsg.com/contact-manager/

73 de IZ0RIN Alex – 773 RadioGroup

peanut: cos’e’ e con chi parlo? dstar/dmr/c4fm senza radio.

Cari amici e colleghi,

oggi voglio approfondire con voi l’app radioamatoriale che sta rivoluzionando i collegamenti in digitale: PEANUT (nocciolina)

A cosa serve?

Peanut, offre la possibilità di parlare sui sistemi digitali DSTAR e DMR/C4FM/NXDN/P25 (se interconnessi fra loro), senza utilizzare alcuna radio.

Con quali device è compatibile?

L’app attualmente (07/05/2019) gira su qualsiasi dispositivo che abbia come sistema operativo: ANDROID dalla versione 4 in su o WINDOWS dalla versione 7 in su.

Sono un radioamatore, perché dovrei utilizzare un app per parlare?

Peanut, non vuole sostituire la radio ma integrarla. Vuole essere di aiuto in quelle situazioni dove non ci è possibile parlare con il nostro apparato radio ma disponiamo di copertura WIFI, LTE, UMTS. (mancanza di copertura radioamatoriale, luoghi chiusi, aeroporti, paesi non CEPT, etc.)

Diffidate da quei radioamatori che criticano questa app, probabilmente non hanno compreso che la rete digitale radioamatoriale viaggia su protocollo IP e per questo motivo la Radio rappresenta soltanto uno dei tanti device per accedervi. Possiamo finalmente comunicare senza frontiere in maniera facile, parallelamente possiamo continuare a fare attività HF o collegamenti antenna-antenna o collegamenti via satellite. Insomma possiamo divertirci come vogliamo. Abbiamo tanti modi di comunicare e uno non esclude l’altro.

Dove posso parlare?

Attualmente è possibile parlare su oltre 100 stanze mondiali interconnesse o meno al mondo DSTAR, DMR e C4FM.
L’elenco è disponibile qui:
http://peanut.pa7lim.nl/rooms.html

Ad esempio, se ci colleghiamo a:

XRF706G = DSTAR Lazio MultiProtocollo DMR TG2230 – Wires X ITALY-I0 41275 – YSF IT-I0-LAZIO 03832

Entrando con Peanut sul XRF706G, riusciamo a parlare con i colleghi connessi sulla Regione Lazio Multiprotocollo che utilizzano radio digitali DMR, C4FM e DSTAR.

Esistono poi stanze DSTAR Nazionali e Regionali, oppure potete collegarvi con decine di room internazionali.
Alcune Nazioni sono anche collegate ai sistemi NXDN o P25. Insomma, PEANUT è una porta di accesso al mondo digitale radioamatoriale utile e facile da utilizzare.

Cosa devo fare per averla?

L’app è gratuita, la versione Android è scaricabile dallo store del vostro dispositivo. La versione windows si può scaricare qui:
http://www.pa7lim.nl/peanut/

Devo registrarmi per usarla?

Per utilizzarla dovete richiedere il codice di registrazione sul sito dello sviluppatore a questo indirizzo:
http://www.pa7lim.nl/peanut-request/

Dovete poi registrarvi sulla rete DSTAR e DMR.

Come registarsi al DSTAR e al DMR?

Tenete a disposizione una copia digitale dell’autorizzazione generale.

– Per registrarvi sulla rete DSTAR seguite il link di seguito:
https://www.grupporadiofirenze.net/non-registrato-sulla-rete-digitale-radioamatoriale-d-star/

– Per registrarsi sulla rete DMR e ottenere il proprio ID seguite il link di seguito:
https://www.radioid.net/register#!
Accettate le condizioni in fondo alla pagina e proseguite.

Peanut è il futuro?

Come detto precedentemente, Peanut non vuole sostituire la radio ma vuole semplicemente integrarla. Pensate che le forze dell’ordine italiane, da poco passate a TETRA, stanno già lavorando per passare in tempi brevi a dispositivi connessi su rete LTE. In inghilterra, la Polizia, lavora soltanto su rete LTE con radio simili a smartphone, insomma, Il futuro delle comunicazioni è OVER IP ma tranquilli, la radio tradizionale in analogico, non morirà mai.

73 de IZ0RIN – ALEX

dmr: addio al 2220 e ai tg zonali, nel lazio nuovo multi-protocollo tg2230

Cari amici e colleghi,
da oggi 10/04/2019, in accordo con i due principali network italiani BrandMeister e DMR plus, per snellire i codeplug delle radio, si è deciso di eliminare i cosiddetti TG Zonali.

La suddivisione da zonale passa a regionale, non esistono più, quindi, i TG dal 2220 al 2229 .

Sui due network sono attive due tipologie di Talk Group: i regionali multi-protocollo a quattro cifre (DMR BM e Plus, C4FM YSF e WIRES-X, D-STAR XLX e PEANUT) che offrono la possibilità di parlare con tutti a prescindere dal tipo di protocollo digitale usato e quelli a cinque cifre che offrono la possibilità di parlare solo in DMR ma in condivisione anche con al momento pochi (circa sedici) ripetitori della quarta rete di DMR-ITALIA.

Di seguito il nuovo schema relativo alla suddivisione in regioni:

TG Multi-Protocollo:
(Da attivare sullo slot 2 dei ripetitori connessi a BM o DMR plus).

TG2230 Lazio – YSF 03832 – WIRES-X 41275 – DSTAR/Peanut XLX706G
TG2231 Sardegna
TG2232 Umbria
TG2233 Liguria
TG2234 Piemonte – YSF19437 – DSTAR XRF525K
TG2235 Valle D’aosta
TG2236 Lombardia – YSF 30483 – DSTAR XRF997M
TG2237 Friuli Venezia Giulia
TG2238 Trentino Alto Adige
TG2239 Veneto
TG2240 Emilia Romagna
TG2241 Toscana
TG2242 Abruzzo – YSF 45679 – WIRES-X 41403
TG2243 Marche
TG2244 Puglia – YSF 34350 – WIRES-X 29443 – DSTAR/PEANUT XLX991U
TG2245 Basilicata
TG2246 Calabria
TG2247 Campania
TG2248 Molise
TG2249 Sicilia- YSF 34697 – WIRES-X 28645 – DSTAR XLX290Z


Italia TG22292 BM – TG90 DMR+, YSF 86968, WIRES-X 44528, DSTAR/PEANUT XRF039B

TG Solo DMR:
(Da attivare sullo slot 1 dei ripetitori connessi a DMR+ e sullo slot 2 dei ripetitori connessi a BM).


TG22201 Lazio
TG22202 Sardegna
TG22203 Umbria
TG22211 Liguria
TG22212 Piemonte
TG22213 Valle D’aosta
TG22221 Lombardia
TG22231 Friuli V. Giulia
TG22232 Trentino A. Adige
TG22233 Veneto
TG22241 Emilia Romagna
TG22251 Toscana
TG22261 Abruzzo
TG22262 Marche
TG22271 Puglia
TG22281 Basilicata
TG22282 Calabria
TG22283 Campania
TG22284 Molise
TG22291 Sicilia

Italia TG222 (slot 1) non condiviso (ogni network ha il suo)

Sicuramente all’inizio farete fatica a ricordare queste numerazioni ma piano piano ci prenderete la mano… parola di IZ0RIN.

73 e buoni collegamenti!!!

PEANUT e zona 0 lazio multi-protocollo: come funziona?

Cari amici e colleghi, come ben sapete, da qualche mese è attiva la ZONA 0 Lazio multi-protocollo da me e IZ0RIM fortemente voluta e gestita per conto del 773 Radio Group, associazione della quale sono Vice Presidente. Nel lungo percorso che insieme al Presidente Roberto IZ0RIM ci ha portato a decidere di unire più protocolli al fine di consentire il dialogo a tutti i radioamatori a prescindere dal tipo di radio digitale usata, abbiamo incontrato molti colleghi che hanno creduto a questo progetto spostando i loro ponti sui nostri sistemi: per questo voglio ancora ringraziare gli amici di Ari Latina, Arac e Onda Telematica senza i quali, la copertura pressoché totale delle province di Roma e Latina non sarebbe stata possible. Da oggi, abbiamo un accesso in più alla rete, ovvero un app sviluppata dal collega PA7LIM che consente l’accesso alla rete DSTAR da qualsiasi smartphone o radio LTE/UMTS.

Come funziona la zona multi-protocollo?

La Zona multi-protocollo, funziona grazie ad una serie di interconnessioni fra server nel caso specifico, nella ZONA 0 Lazio Multi-Protocollo abbiamo:
– Server C4FM YSF nodo 03832 IT-I0-Lazio http://ysf.iz0rin.it/ysf
– Server XLX706 modulo G (DSTAR,DMR) http://xlx706.iz0rin.it/db dotato di hardware di trascodifica da e verso DSTAR
– Server C4FM Wires-X ITALY-I0 nodo 41275
– Server DMR+ TG2220
– Server BrandMeister TG2220

Un flusso che entra da DMR BM TG2220, passa in automatico al server YSF e Wires-X, poi al Server XLX che oltre a trascodificarlo per il DSTAR lo passa al server DMR+ che chiude il cerchio. Ovviamente questi flussi a seconda da dove entrano vengono instradati verso gli altri server al fine di consentire una copertura totale dei sistemi digitali più usati.

Tutto lavora grazie alla rete internet che gestisce i flussi dati audio e l’instradamento.

Come accedo alla ZONA 0 Lazio Multi-Protocollo?

Per accedere potete usare:
– Ponti ripetitori DMR, DSTAR, C4FM sparsi sul territorio a seconda di quale tipo di radio andiate ad utilizzare.
– Hotspot personali (DVMEGA, DV4MINI,MMDVM)
– Smartphone app PEANUT
– Radio LTE/UMTS App PEANUT

Perché è importante registrare il proprio nominativo sulla rete DSTAR e DMR?

Per un corretto funzionamento del sistema, bisogna registrare il proprio nominativo sia sulla rete DSTAR, sia sulla rete DMR, questo perché se si utilizza una radio YAESU FUSION C4FM che non richiede registrazione, il proprio nominativo risulta sconosciuto al sistema che potrebbe bloccare i flussi audio non consentendo ai colleghi in DSTAR o in DMR di ascoltarvi, risultato portanti mute o QSO monchi. Stessa cosa se si è registrati solo sul DSTAR e non sul DMR o viceversa.

Come registarsi al DSTAR e al DMR?

Tenete a disposizione una copia digitale dell’autorizzazione generale.

– Per registrarvi sulla rete DSTAR seguite il link di seguito:
https://www.grupporadiofirenze.net/non-registrato-sulla-rete-digitale-radioamatoriale-d-star/

– Per registrarsi sulla rete DMR e ottenere il proprio ID seguite il link di seguito:
https://www.radioid.net/register#!
Accettate le condizioni in fondo alla pagina e proseguite.

Come posso utilizzare il mio smartphone o radio LTE/UMTS?

Se volete usare il vostro Smartphone o radio LTE/UMTS per parlare con noi sulla ZONA 0 Multi-Protocollo dovete scaricare dallo store PEANUT, registrare il vostro nominativo a questo indirizzo http://www.pa7lim.nl/peanut-request/ e collegarvi dal software a XRF706G.

Buoni Collegamenti
73 de IZ0RIN Alex


DMR: Quelli del 2220 (Zona 0 Lazio multimodo – multisistema)

Salve a tutti, amici e colleghi radioamatori,

Avete nostalgia dei QSO che si facevano sui ponti analogici locali, dove, giorno e sera, ci si incontrava con gli amici si facevano quattro chiacchiere parlando di antenne, radio, cibo e tanto altro?

Finalmente, grazie al TG2220 condiviso con i più importanti modi digitali in uso ai radioamatori, questo tipo di QSO è tornato realtà.

Non importa, infatti, quale radio si usa fra C4FM, DSTAR o DMR, entrando dai giusti ripetitori o dai vostri hotspot, potrete sempre parlare con gli amici del 2220 da qualsiasi parte del mondo!

Ricordatevi che per il DMR, l’accesso deve avvenire da ponti connessi alle due principali reti italiane ovvero BRANDMEISTER o DMR+, chiamando il TG2220. Per il C4FM: da ponti wires-x dovrete collegarvi al nodo 41275 – ITALY-I0, da ponti YSF al nodo lo 03832 IT-I0-LAZIO. Da ponti D-STAR, dovete collegare XLX706 modulo G.

Più siamo e meglio stiamo!
Diventa anche tu un “Quello del 2220”,
Ti aspettiamo sulla ZONA 0 Lazio condivisa multimodo e multisistema!

Voglio ringraziare gli amici del 773 Radio Group, di Onda Telematica, di Arac e di Ari Latina per aver supportato questa iniziativa connettendo i loro ponti al sistema.

Vi aspettiamo anche su telegram, se volete far parte del nostro gruppo di amici, mandatemi una mail a alex[at]iz0rin.it specificando 2220.

73 de IZ0RIN
Alex

mappa zona 0 lazio
DMR+ TG2220
BM TG2220
YSF 03832
WIRES-X 41275
DSTAR XLX706G

DMR: Cosa accade in Italia al 3 settembre 2018? Due reti mondiali e una locale!

Cari amici, colleghi e lettori,

Torniamo a parlare di DMR e di come stanno andando le cose in Italia.

Dal primo di settembre, ci troviamo in una situazione ancora più ingarbugliata, infatti, se prima esistevano soltanto due reti mondiali: DMR+ e la più gettonata BrandMeister (BM), oggi torna sulle scene IT-DMR che al momento non essendo interconnessa a nessun flusso internazionale, è di fatto una sorta di rete privata dove i ripetitori connessi al nuovo server parlano fra loro ma non raggiungono nessun altro ripetitore mondiale.

Molti gestori di ripetitori, non si sono accorti che da un giorno all’altro, i loro sistemi sono rimasti connessi al vecchio server BM2221 che in realtà non è più un server della rete BrandMeister ma è diventato un server privato che non raggiunge nessun altro ripetitore se non quelli che sono attestati sullo stesso. Nessun QSO, quindi verso i ripetitori di altre reti, ne verso l’estero visto che non esiste nessun network dietro al sistema IT-DMR.

IT-DMR, precisa sul sito DigitalHAM:

“non abbiamo nessuna intenzione di gestire un rete isolata e siamo disponibili a qualsiasi tipo di condivisione. In uno spirito di puro divertimento, la nostra missione è quella di gestire una piccola rete italiana omogenea, con pochi TG che possano aggregare il più possibile i radioamatori e rendere fruibile i ripetitori a tutti.”
Di fatto, però, IT-DMR è attualmente una rete isolata su se stessa.

Perché è accaduto questo? 

In breve, una serie di violazioni delle policy di BM  dei vecchi server italiani BM2221 e BM2222, hanno portato il team internazionale prima ad assegnare una nuova licenza BM2223 e a revocare le licenze al collega e gestore Giacomo IW7DZR e in seguito
a revocare anche la licenza al server 2223,  riassegnando la licenza del BM2222 a un team di nuovi gestori (DMR BRESCIA).

Ci sono colpe?
A mio modesto parere, l’unica colpa di Giacomo IW7DZR, è stata quella di accontentare troppo le richieste pressanti di alcuni gestori di ripetitori storici che non gradivano l’utilizzo di TG non standard che potessero occupare gli slot dei loro ponti che non amavano i QSO sul nazionale 222 e tante altre piccole cose che non potevano esistere, però, su una rete aperta come BM.
Ci sono state anche delle discussioni fra vari gestori, ripicche, mail, minacce e tanto altro che hanno portato a farci tirare le orecchie dai gestori mondiali e alle conseguenze delle quali stiamo parlando.

I gestori italiani, dove devono connettere i propri ripetitori?
Dove vogliono!

  • Se si desidera utilizzare e offrire alla comunità un ripetitore connesso ad una rete mondiale aperta e capillare, sicuramente BrandMeister attraverso l’unico server italiano (almeno ad oggi 3 settembre 2018)
    BM2222 dns: bm2222.dmrbrescia.it
    IP: 80.211.95.98
    password: passw0rd
  • Se si desidera utilizzare e offrire alla comunità un ripetitore connesso ad una rete mondiale meno aperta e con più regole ma almeno in Italia interconnessa ai nuovi TG Regionali (2230 Lazio – 2249 Sicilia) e Zonali (2220 Zona 0 Multimodo – 2229 Zona 9 Multimodo) di  BrandMeister, DMR+ con i suoi server di DMR-ITALIA o TUSCANY.
  • Se si desidera sperimentare e utilizzare una rete attualmente (al 03/09/2018) non interconnessa esistendo un unico server in Italia quindi chiusa su se stessa senza alcuno sbocco internazionale e con regole imposte da parte del suo team IT-DMR attraverso i seguenti server:

IT-DMR2221 (da non confondere con BM2221) IP: 212.237.11.200 accessibili solo dopo registrazione, per informazioni contattare il Team all’indirizzo mail team@digitalham.it

IT-DMR2222 (da non confondere con BM2222) IP:95.110.161.52 accessibili liberamente, lasciano la pwd per i ponti Motorola e Hytera vuota e per MMDVM impostando passw0rd (la lettera 0 è uno zero).

Era davvero necessario avere una terza rete?

rispondetevi da soli…

 

73 de IZ0RIN – ALEX

NUOVE NUMERAZIONI (AGOSTO 2018) ZONA 0 LAZIO INTERCONNESSA

Cari amici,
in questi giorni avrete notato un fermento riguardo le reti digitali e in particolare il DMR. Questo ha portato a rivedere alcune numerazioni vi comunico, quindi, i nuovi accessi per l’interconnessione fra reti digitali (DMR BM, DMR+, C4FM WIRES-X, C4FM YSF e DSTAR)

73 de IZ0RIN

mappa zona 0 lazio DMR+ TG2220 BM TG2220 YSF 03832 WIRES-X 41275 DSTAR XLX706G


Ricapitoliamo per parlare in zona 0 Lazio:

Da DSTAR, connettete il vostro ponte a XLX706 modulo G
dashboard: http://xlx706.iz0rin.it/db

Da DMR+ collegate il TG2220

Da DMR BM collegate il TG2220

Da CF4M Wires X collegate il nodo 41275

Da C4FM YSF collegate il nodo 03832 (se non lo trovate, aggiornate la vostra PiSTAR o il vostro file YSFHOSTS)
Dashboard: http://ysf.iz0rin.it/ysf

Per ascoltare da PC/Smarthphone:


http://hose.brandmeister.network/2220/

Cosa accade alle reti DMR in Italia? Considerazioni di uno qualunque… (lettera aperta ai gestori delle reti e dei ponti)

Cari amici e colleghi,
Questa mia lettera attirerà nei miei confronti sicure antipatie ma mi reputo una persona schietta che dice ciò che pensa in piena libertà e se chi si sente colpito, comprenderà il mio punto di vista facendo un pochino di autocritica, forse in cuor suo mi darà ragione.
Da qualche giorno, l’avvento di ulteriori 20 Talkgroups alternativi ai regionali ufficiali e condivisi fra rete DMR+ e BM, ha portato dissapori fra alcuni degli “amministratori” delle reti e dei ripetitori dmr italiani.

Da una parte, si è pensato a raggiungere un obiettivo – nel minor tempo possibile – senza attendere diplomaticamente spiragli risolutivi alla ricerca di uno standard comune. Dall’altra parte, si è reagito (in pieno spirito anti-amatoriale ma in alcuni casi condivisibile) bloccando l’uso dei talkgroups incriminati oltre a diversi altri, su alcuni ripetitori.

Risultato? Tanta confusione!

Analizzando la situazione, nessuno di questi colleghi ha ragione, anzi, sono tutti complici – seppur in disaccordo e forse inconsapevolmente – nel danneggiare il semplice radioamatore che vorrebbe farsi una bella chiacchierata su argomenti di natura tecnica ma che passivamente subisce le decisioni dettate da ripicche e “guerre” di pensiero fra sysops (amministratori di reti e ponti).

Questo è HAM SPIRIT?

Certamente no, anzi, questa è la dimostrazione di come gli italiani in generale pensano al proprio orticello senza cercare il bene comune eppure basterebbe tanto poco… invece, si gioca sempre a chi “urina più lontano”, quindi: nascono reti parallele, server copia, black list, white list e tanto altro.

Serviva generare questo marasma?

Intendiamoci, il principio di unire le reti è nobile ma se per farlo aumentiamo il numero di “stanze virtuali” dette TalkGroups, il risultato che otteniamo è quello di frammentare/dividere sempre di più i flussi, generando confusione in quei radioamatori neofiti o meno esperti che non sanno più dove andare a parlare, senza contare che ogni ripetitore ha soltanto due slot (canali) e se sullo stesso ripetitore tre colleghi cercano di parlare sullo slot 2, il primo su un tg regionale puro, il secondo su un regionale trascodificato, il terzo su un regionale condiviso fra BM e DMR+ e ci mettiamo che magari questi TG sono impostati statici,  tutti troveranno a turno, durante il QSO, il ripetitore occupato che restituirà quel tono greve all’atto di spingere il PTT, con il risultato che rinunceranno a parlare, probabilmente pensando a un guasto al ponte o a un problema di rete.

Devo per forza utilizzare un ponte ripetitore?

No, anzi vi consiglio vivamente di acquistare un hotspot singola o doppia frequenza con il quale poter andare su qualsiasi TG senza restrizioni e in barba ai blocchi o agli umori di coloro che ancora non hanno capito che una volta scelto di accendere un ripetitore, questo è a disposizione della comunità e quindi non può subire blocchi o altro perché le frequenze sono di tutti e non del singolo intestatario della licenza, anzi quest’ultimo deve rispettare le regole per il bene comune oppure è libero di spegnere e lasciare le frequenze a disposizione di chi vuole rispettare l’HAM Spirit.

Createvi i vostri TG!

Una volta che siete in possesso di un vostro accesso personale (consigliabile) alla rete DMR BM, potete addirittura crearvi dei vostri TG con qualsiasi numerazione di fantasia che rispetti un minimo di regole base. a quel punto non dovete ringraziare nessuno perché quei TG, finché utilizzati, saranno fruibili da tutta la rete senza il permesso di nessuno.

Quali sono i TG ufficiali?

Quelli che fino ad oggi sono stati utilizzati e creati attraverso un protocollo o standard comune a tutti.

Esiste davvero una soluzione non drastica e per il bene di tutti?

Si, basterebbe cercare uno standard comune, Regionali condivisi fra le due reti e zonali trascodificati (30 tg in tutto) e il risultato sarebbe raggiunto con divertimento e condivisione. Tutto questo, però,  sembra fantascienza. Ci sono amministratori che partono per la loro tangente senza aspettare una soluzione comune, altri che bloccano i TG, altri che attivano stanze a go-go, altri ancora che creano copie di stanze nazionali e non, insomma ognuno pensa soltanto al proprio bene e non a quello comune. Sono Radioamatori? A questa domanda, sinceramente, non so rispondere, fatelo voi per me!

73 de IZ0RIN

Alex