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Radiosonde: La mia prima sonda “Fredda”.

Cari amici, vicini e lontani (diceva Nunzio Filogamo, vecchio presentatore radio televisivo) sono qui a raccontarvi il mio primo recupero di una sonda “fredda”!

Nooo, non c’entra nulla l’inverno, né tantomeno il freezer, il ghiaccio o roba simile, semplicemente, una sonda è “fredda”, quando non viene trovata per diverso tempo e viene abbandonata al suo destino.

Oggi, 12 febbraio 2024, giornata discreta dal punto di vista meteo, libero dal lavoro, annoiandomi in casa, travolto da pensieri nostalgici, ho deciso di fare, su radiosondy.info , una ricerca mirata relativa a tutte quelle sonde che dal gennaio 2022 ad oggi, risultano non trovate, in un’area di 20 km dal mio QTH (casa).

Come per magia, il sistema mi ha restituito i dati di una cinquantina di sonde, il risultato subito esportato in un file *.kml e dato in pasto a google heart, è stato trasformato da quest’ultimo in una mappa molto interessante. Dopo aver studiato le varie possibilità e per una serie di ragionamenti e coincidenze, mi sono subito messo in automobile dirigendomi, verso la sonda T3030712 caduta – la notte dello scorso 4 luglio 2023 – in un bosco sulla via dei laghi, a pochi km dalla “salita-discesa” o “salita stregata” di Ariccia.

Arrivo sul posto, parcheggio l’auto su uno spiazzo, scendo a piedi, mi metto in contatto tramite Zello con l’immancabile amico palermitano, Pietro IT9EWK del gruppo P.I.R.S. Italia e condivido con lui la mia posizione, facendomi guidare, in mezzo al bosco, dal mio navigatore e dalla voce di Pietro.

Prendo un sentiero, sbaglio strada, torno indietro, imbocco un sentiero poco battuto, raggiungo un grande albero, giro a sinistra e mi faccio strada in mezzo a rami secchi, sterpaglia e rovi, supero un avvallamento, scosto dei rami, nulla.., il Gps fa capricci e la paura di trovare qualche cinghiale mi tormenta, torno indietro, passo in mezzo a due alberi, ancora rami e rovi ma improvvisamente, scorgo a pochi metri, qualcosa di bianco, mi avvicino e mi appare davanti un paracadute e un pallone scoppiato ma niente sonda…

Non deve essere lontana, penso fra me e me, il filo è di circa 50 metri, mi sposto, di circa 20 metri, mi guardo intorno ed ecco che anche la tanto agognata RS41 si presenta, in bella vista, alla base di un albero.

Dopo sette mesi, si trova ancora in condizioni discrete, rosicchiata da qualche animale ma comunque intatta. Inutile descrivervi la gioia mia e dell’amico Pietro al quale subito invio foto e video del ritrovamento, per questo particolare recupero. Nel frattempo, torno verso il mio mezzo di trasporto, salgo a borgo e visto che le coincidenze non mancano, soltanto adesso comincia a piovere, qualcuno, da lassù, mi ha dato il tempo di entrare in possesso di questo nuovo trofeo.

Metto in moto e torno a casa, felice di questo ritrovamento, legato ad una data per me molto cara e triste: il 4 luglio ma del lontano 1987, notte durante la quale, ho perso mio padre che oggi, forse, ha voluto mandarmi questo “regalo”, lanciandomi un segnale proprio dal cielo (mi piace pensarla così) Ciao Papà, grazie di tutto!

73 de IZ0RIN Alex

Presidente

773 Radio Group

A.p.r.s. un mondo da scoprire… forse troppo trascurato

Sono passati circa 30 anni da quando Bob Bruninga WB4APR sviluppò un sistema di radiolocalizzazione che permetteva di visualizzare in tempo reale la posizione, la velocità, la quota ed altre informazioni di una stazione radio, che fosse fissa o in movimento:
Il sistema A.P.R.S. ( Automatic Packet Reporting System )

COME FUNZIONA?
L’A.P.R.S., lavora in isofrequenza, In Europa, e comunque nella zona 1 I.A.R.U., la frequenza convenzionale è 144.800 MHz F.M. 1200 baud ma da qualche tempo si sperimenta anche su 432.500 F.M. 1200 baud che comunque rimane una frequenza secondaria.

Negli anni ’90, Bruninga vedeva in questa idea un valido supporto nelle operazioni di emergenza, laddove il radioamatore era chiamato a supporto di calamità. Oggi, il volontariato di Protezione Civile è ben strutturato, esistono associazioni di Radioamatori specializzate in TLC e riconosciute e che collaborano direttamente con il Dipartimento di Protezione Civile Nazionale, mettendo in campo reti e sistemi professionali ma l’A.P.R.S. può mantenere comunque la sua utilità per divulgare informazioni di pubblico interesse e anche ad uso emergenziale.

COSA E’ SSID
Il SSID (Service Set IDentifier) è un identificatore numerico che si aggiunge al nominativo radioamatoriale e dovrebbe essere attribuito in maniera autonoma relativamente alla funzione operativa che la stazione radio svolge: Digipeater, Igate, Stazione Fissa, Mobile, Portatile, Meteo, Pallone Sonda, Mezzo di Emergenza, etc.
C’è una grande confusione in rete sul metodo di attribuzione del famoso SSID e sui parametri da inserire all’interno dei propri software o radio, poiché, negli anni, sono cambiate molte cose in ambito A.P.R.S. che ha subito modifiche e migliorie arrivando, nella seconda metà degli anni 2000, ad un nuovo PARADIMGA. C’è anche da considerare che nell’ultimo decennio molti radioamatori hanno perso interesse verso questo sistema e la documentazione che si trova in rete spesso è molto datata con la conseguenza di riportare informazioni obsolete ed ormai errate.

Riguardo all’SSID, in rete esistono due scuole di pensiero su come attribuirlo ad una stazione, tuttavia, quella della colonna a sinistra, sembra essere ormai la più utilizzata.


Riguardo il nuovo paradigma N-n, è stato recepito in Italia già dal 2009, oggi quasi il 96% delle unità attive in A.P.R.S. nel mondo, utilizza questi nuovi parametri a vantaggio di una rete più fluida e veloce.
Controlla qui lo stato della tua stazione, nel caso in cui non rientri nella fascia “verde”, aggiorna i tuoi parametri, in questo modo sarai visto dai digipeaters che potranno far rimbalzare il tuo segnale.

Condivido il pensiero del collega, IW0FKO – dal quale BLOG ho preso spunto per redigere questo articolo – che ritiene che l’A.P.R.S. su 144.800 MHz dovrebbe essere un sistema ancora più utilizzato nel mondo radioamatoriale al fine di fare crescere la rete con un numero maggiore di Digipeaters; molte aree, infatti, mancano di una buona copertura e questo comporta una mappatura a macchia di leopardo dei sistemi presenti, quindi poco utile sia alla comunità sia come supporto in situazioni di emergenza.

Per questo motivo, Enzo IW0FKO, ha avuto l’intuizione di istituire un gruppo Whatsapp di gestori A.P.R.S. del quale anche io faccio parte, per migliorare, almeno nel Lazio ma anche in altre Regioni la situazione.

SOFTWARE CONSIGLIATI
UIVIEW32
Vecchiotto ma ancora molto efficace, gira su piattaforma Windows.
In situazioni isolate, laddove non esiste copertura da parte di digipeaters, UIVIEW32 permette una configurazione come digipeater di basso profilo, ovvero il supporto agli instradamenti unproto con indirizzo WIDE 1, se sei una home station e vuoi dare maggiore copertura alla tua area, abilita il tuo sistema come supporto alla rete.
ATTENZIONE ! abilitare il sistema come digipeater può essere un boomerang nel caso in cui l’area è già ben servita da sistemi digipeater, infatti l’attivazione di un sistema, dove la copertura è già ampiamente assicurata da altri digipeaters, rischia di creare ripetizioni e congestionamento della rete, rendendo difficile l’ascolto di stazioni che giungono con segnali deboli.

UI-VIEW Digi settings:
Andare in modalità SETUP>DIGIPEATER SETUP

Enable digi = ABILITARE
UI Only = ABILITARE
WIDE n-n = ABILITARE
TRACE n-n = NON ABILITARE
Alias(es) = tuonominativo, wide1-1,wide2-2
Sub Alias = TUO NOMINATIVO
Dupe secs 20
Digi routes 1=1

XASTIR
Gira su piattaforma Linux, è un ottimo software, simile a UI-VIEW32 ma non adatto (almeno nella versione attuale Luglio 2021) ad essere utilizzato come Digipeater. L’ho tenuto personalmente in prova per circa 4 mesi, non ha mai ripetuto le stazioni a dovere ed inoltre dopo, vari aggiornamenti della raspberry, ha cominciato ad essere soggetto a continui CRASH. Sostituito con APRX, ora la mia stazione digipeater+igate, IZ0RIN-1 in Ariccia JN61ir, messa a disposizione del 773radiogroup viaggia che è una bellezza.

APRX
Software funzionale e leggero. Appena installato e configurato ha cominciato a funzionare perfettamente. Io lo uso collegato ad un TNC Kantronics KPC3+ e ad un portatile HP125 ad uso civile. Segnalo l’articolo ben fatto del collega IK6DIO e anche quello di APRSPUGLIA cosi come per la dashboard, sempre il sito di APRSPUGLIA.

BPQ32
Un software che fa anche da server APRS, consiglio l’articolo del collega PAOLO IV3BVK

Ci sono tanti altri software per l’APRS che potete reperire in rete, non importa quale usiate, l’importante è avvinarsi di nuovo a questo tipo di interessante attività.

QUALE RADIO UTILIZZARE
Dipende se volete mettere in piedi una stazione Digipeater oppure se volete utilizzare il servizio APRS per inviare la vostra posizione.

Nel primo caso, potete scegliere fra radio collegate a Raspberry/PC attraverso schede audio o TNC, oppure a dispositivi belli e pronti che si trovano in commercio. (TINYTRAK o similari). Cercate su google e troverete una marea di informazioni a riguardo.

Nel secondo caso, oggi esistono in commercio diversi ricetrasmettitori, i quali implementano al loro interno modem A.P.R.S. (Kenwood TM-D710E, TH D72, TH D74, YAESU VX-8DR, FT-M400, FT2D, FT3D, etc) che sono in grado di ricevere e decodificare i segnali APRS e che possono essere interfacciati a PC per la visualizzazione delle stazioni ricevute su mappa. Si può anche ovviare all’acquisto di una radio dedicata, utilizzando un PC da casa, o addirittura uno smartphone in mobilità con installato un software AD HOC così come si può fare DPRS (APRS digitale), con radio DMR, DSTAR, FUSION, Etc. ma questo è un altro discorso che vedremo più avanti.

Ovviamente, l’A.P.R.S. analogico è altra storia.

Elenco stazioni Digipeaters Lazio

73 de Alex IZ0RIN
Digi+Igate loc. JN61ir – IZ0RIN-1
Mobile IZ0RIN-9
Portatile IZ0RIN-7

JVCKenwood TH-D74, NON SOLO DSTAR!

Cari amici e colleghi,

Ancora una volta, a conferma che il DSTAR non è morto con sempre più ripetitori e nodi attivi in Italia e nel mondo, voglio parlarvi della mia esperienza con il portatile bi-banda, almeno nella versione europea, della Kenwood TH-D74 (Nella versione USA, è abilitata anche la banda dei 220mhz).

In primis, voglio sottolineare che non è un semplice portatile con il DSTAR ma anche un ricevitore da 0,1 a 524 MHz (FM, NFM, WFM AM, SSB, CW – Nella banda 74-108 Mhz solo WFM) e incorpora anche un TNC per l’APRS.

La radio ha una grandezza simile all’MD390 della Tytera, corpo tozzo e display a colori con un menù abbastanza amichevole, dico abbastanza perché bisogna entrare nella logica di chi ha realizzato il firmware per usarlo al meglio, soprattutto in  DSTAR.

Il portatile, pesa circa 350 gr. inclusa la batteria al litio da 1800 mAh che assicura una durata di circa 6 ore alla massima potenza. L’attacco dell’antenna è il classico SMA e la radio è conforme allo standard IP 54/55 non subacqueo ma resistente a spruzzi di acqua e polvere.

TRASMISSIONE

Per gli amanti dell’analogico e delle voci simil-broadcasting, la parte trasmittente presenta un ottimo equalizzatore diviso per FM e DV che dona una corposa e fedele modulazione, caratteristica nota di casa Kenwood. Gli utilizzatori del DSTAR, rimarranno sorpresi della modulazione simile all’FM che questa radio presenta in digitale.

Il TH-D74 sfrutta un potente chip AMBE e un ottimo DSP che rende l’esperienza di ascolto e di trasmissione veramente piacevole, in condizioni perfette, le modulazioni da e verso il DSTAR sono davvero simili all’analogico.

RICEZIONE

L’ultimo nato di casa JVCKENWOOD, ha un ottimo ricevitore multimodo e l’ascolto delle SSB in HF è davvero eccezionale; con l’antenna esterna, però, l’apparato soffre di un minimo di inter-modulazione  a causa dell’alta sensibilità della parte ricevente.


Software di remotizzazione via Bluetooth e ascolto HF.

L’apparato, offre un’ottima esperienza di ascolto su tutte le bande HF, VHF e UHF, che migliora grazie all’equalizzatore e all’utilizzo dei filtri incorporati. Si può utilizzare, in maniera comoda, il software Kenwood su PC – ARFC  che permette di comandare la radio, utilizzando al meglio i filtri presenti. Se si è molto esigenti, si può utilizzare un software SDR tipo SDRSHARP, prelevando il segnale IF con un semplice comando via ARFC software e procurandosi un cavo minijack  to jack per collegare l’uscita speaker della radio all’ingresso microfonico della scheda audio de pc.


Esempio di ascolto con SDR.

DSTAR

L’apparato divide il DSTAR in due modi distinti, il DV e il DR questo, a primo impatto, crea non poca confusione in chi si avvicina a questo ricetrasmettitore. La Kenwood, considera la modalità DV per l’utilizzo in simplex, senza ripetitori o reflector, quindi senza la possibilità di impostare manualmente i campi RPT1 e RPT2 (A onor del vero, una cosa simile accade con gli apparati ICOM che in siplex per impostare i campi di accesso alla rete, richiedono di attivare il DUP con offset a 0) mentre considera la modalità DR per l’utilizzo sui ripetitori e reflector, permettendo di impostare tutti i campi citati ma è impossibile farlo dalla radio, bisogna usare necessariamente il PC e il software relativo.

Altra stranezza riscontrata: una volta programmata la radio per parlare sui reflector, non basta trasmettere su un ripetitore già connesso ma bisogna confermare alla radio la volontà di voler uscire dalla connessione locale, come? Semplice: premendo il tasto (F) seguito dal tasto (DIGITAL MODE),  cliccando poi sulla prima icona (Destination Select), scendendo su Reflector e confermando la scelta cliccando su Use Reflector.

Una volta compresa la logica della radio tutto risulterà più semplice.


Esempio di ricezione DSTAR.

Per sfruttare al meglio le potenzialità del Kenwood TH-D74 bisogna programmarlo via software, soprattutto se si utilizzano il DSTAR e l’APRS, al momento, infatti, senza la programmazione da PC e quasi impossibile usarlo.

Ho scritto, “al momento”, perché la Kenwood si è dimostrata molto sensibile ai feedback dei radioamatori e produce spesso nuovi firmware per sistemare i piccoli problemi che di volta in volta vengono segnalati.

APRS

L’apparato ha un TNC interno impostabile a 1200 o 9600 baud. Si può lanciare in aria il proprio beacon sia manualmente che in maniera automatica.

DPRS

Questa funzione, se pur presente, non funziona perché con la versione firmware attuale (1.05), non è possibile impostare le stringhe di trasmissione sfruttando il DSTAR.

ALTRE CARATTERISTICHE

La radio presenta un’interfaccia utente a icone, all’interno del menù si naviga con un joystick simile a quello usato nelle radio ID31 e ID51 della ICOM con il tasto (OK) in posizione centrale. L’apparato ha un totale di 1000 memorie ed è programmabile sia tramite cavo dati (normalissimo cavo micro-usb) sia via scheda SD (max 32GB) e novità sia via bluetooth.

Il ricevitore GPS acquisisce i satelliti in maniera rapida. Grazie alla geo-localizzazione, è possibile trovare i ponti DSTAR più vicini. Purtroppo, però, la lista scaricabile dal sito Kenwood, non è aggiornata e soprattutto sulla città di Roma, presenta ripetitori inesistenti o con vecchi nominativi.

Ottima la guida vocale in inglese, molto utile per i non vedenti.

BLUETOOTH

Il TH-D74 incorpora un modulo bluetooth al quale può essere connesso un auricolare per l’audio o un pc per la gestione dati, programmazione o remotizzazione grazie ai software prelevabili dal sito Kenwood.


Esempio di programmazione via Bluetooth

Programmazione

Memory Control Program

Remotizzazione

ARFC Frequency Control Program

CONCLUSIONI

Il costo di circa 650 euro di questo apparato è giustificato dalla quantità di funzioni che questo portatile offre. Se si vuole chiacchierare in analogico e in DSTAR, ricevere tutte le bande HF-V e U in tutti modi, fare APRS e divertirsi con l’SDR, usare il Bluetooth, questo è l’apparato che fa per voi. Il diretto concorrente, con meno funzioni e senza ricevitore, è l’ICOM ID51 Plus 2 che costa circa 550 euro. Nel DMR gli Hytera e i Motorola si attestano fra i 500 e i 700 euro; cosa dire, è un apparato per radioamatori esigenti che vogliono farsi un bel regalo, investendo su una radio tecnologicamente avanzata.

Come contro, la Kenwood avrebbe dovuto pensare ad una protezione migliore per lo schermo che tende a graffiarsi con un uso quotidiano. Ancora è difficile trovare una custodia, manca la possibilità di pre-settare dei profili Aprs, ad esempio, uno per portatile e uno per l’auto. Il DPRS non si può fare e è impossibile settare i ponti DSTAR a mano ma confido in Kenwood che risolverà questi problemi con uno dei prossimi aggiornamenti FIRMWARE.

Buoni QSO

73 de IZ0RIN – Alex