Analogico o Digitale? Non siate ottusi: Sperimentate! Considerazioni…

Cari colleghi e lettori, avete fatto caso che i ponti radio analogici sono sempre più silenziosi?  In tutta Italia i repeaters in analogico sono sempre meno frequentati e spesso ci chiediamo dove siano finiti i colleghi che eravamo abituati ad ascoltare quasi giornalmente; la risposta è semplice: molti di loro sono passati al digitale!

Quali sono i sistemi digitali usati dai radioamatori?

I sistemi digitali più usati dai radioamatori nel mondo sono tre DSTAR, DMR e FUSION, ometto il Tetra, il P25 e il dPMR perché veramente ancora troppo di nicchia e poco indicati per il mondo OM.

Il Digitale è migliore dell’analogico?

Io non li paragonerei. Il vecchio Analogico ha il limite di portata del ponte ed è indicato per i QSO Locali ma a causa della solita mentalità italiana (Voglio il mio ponte personale perché è meglio degli altri…) ci ritroviamo con decine di ponti analogici funzionanti ma non frequentati. Sono troppi! Questa è la triste realtà! Rimpiango quei tempi quando, ascoltando vecchi amici OM, sentivo parlare di ponti da R1 a R7 e da RU1 a RUx… oggi sentiamo numeri dopo la R ben superiori al sette… dovremmo veramente darci una regolata. Basterebbe metterci d’accordo ma come ben sappiamo è difficile far ragionare più teste e purtroppo, il risultato qual’è? Il deserto! Quei pochi ponti “frequentati”, spesso sono oggetto di disturbatori, quasi certamente malati di mente che non avendo una vita regolare, sfogano le loro frustrazioni sugli altri. Poi ci sono quegli OM che invece, avendo preso la patente con i punti della “Miralanza”, scambiano le frequenze VHF e UHF (e spesso anche HF) per la Citizen Band. Parlano in dialetto stretto e spesso usano parole poco consone al nostro nobile hobby (vi ricordo che in frequenza si dovrebbe parlare con un italiano corretto e soprattutto si dovrebbe parlare di tecnica ed elettronica) ora, io per primo ogni tanto “sbrago” ma facciamoci almeno attenzione! Di fatto, l’Analogico rimane limitato al Qso locale ed è diventato una giungla se pur deserta!

Ecco allora che da qualche anno è venuto in nostro soccorso il digitale che permette di affacciarsi oltre la realtà locale. Premesso che sono utente DSTAR dal 2009, devo dire che inizialmente questo sistema dava molti problemi ma oggi funziona egregiamente e mette sotto scacco il nuovo arrivato FUSION che tarda a prendere piede e sapete perché? Perché molte associazioni e OM, approfittando di sconti, hanno acquistato la nuova tecnologia ma senza collegarla alla rete internet, finendo di utilizzare i ponti esclusivamente in Analogico. Badate bene, questi repeaters, se interrogati, possono andare in C4FM ma non avendo alle spalle la Rete, rimangono in locale rendendo di fatto inutile questo nuovo sistema.

A onor del vero, Bisogna anche dire che le prime versioni dei software dei repeaters digitali di casa Yaesu, presentavano grossi problemi e che la casa giapponese è come al solito corsa ai ripari in forte ritardo cercando di sistemare i vari bug del software. C’è da dire anche che il sistema è ancora giovane e ci metterà un pò tempo prima di decollare!

Quindi in sostanza viva il nuovo DSTAR che grazie al collega Jonathan Naylor, G4KLX, ha ritrovato da qualche anno nuova vita. Praticamente, Jonathan ha permesso l’espansione dei ponti radio a basso costo e “fatti in casa” grazie al suo software rivoluzionario!

Quindi compro una radio DSTAR?

Volendo si perché, in ogni caso, ti permette anche di utilizzare l’analogico in maniera classica. Oggi, però, il processo che ha subito il DSTAR, lo sta subendo il DMR che grazie ai CINESI, con le loro radio a basso costo e grazie allo stesso Jonathan che ha realizzato un software per ponti radio HOME MADE ibridi (DMR, DSTAR e presto Fusion), sta ormai entrando nelle stazioni di sempre più fortunati radioamatori.

Perché DMR?

Il DMR, consente intanto di duplicare la frequenza di lavoro, infatti, grazie alla tecnologia TDMA ,su una stessa frequenza convivono 2 canali. Il DMR è sempre più frequentato perché consente in maniera semplice di scegliere la zona con la quale si vuol dialogare fra: MONDO, EUROPA, tutta ITALIA o singolarmente dalla Zona 0 alla Zona 9 e in più si può parlare anche sui ponti DSTAR grazie alle interconnessioni fra TALKGROUP e REFLECTOR. Inoltre, con un portatile DMR, si riesce a parlare anche se il ponte arriva “basso”, grazie alla tecnologia di correzione dell’errore. Unico Handicap? I primi approcci di programmazione possono risultare difficili per coloro che non masticano l’informatica e per chi non ha avuto la pazienza di studiare il sistema.

Si, tutto bello, ma quanto costa una radio DMR?

Meno di 150 euro! Infatti, su Ebay, Amazon o siti similari, è possibile acquistare portatili cinesi marca Tytera o Retevis a circa 130 anche se io consiglio (per evitare problemi) di acquistare la stessa radio al costo di 230 euro presso un rivenditore italiano che è in possesso di certificazioni riconosciute dal nostro Ministero e di Garanzia ufficiale italiana.

Quanto costa un ponte radio DMR?

Ormai dai 500 euro in su!

Quindi ricapitolando:

Compro DSTAR, DMR o FUSION?

Io li utilizzo tutti e tre i sistemi ma se devo consigliarvi:

  • Se volete una radio classica bi-banda che faccia anche il digitale vi consiglio il DSTAR per il semplice fatto che al momento è più diffuso e va meglio del FUSION.
  • Se volete testare un digitale di alta qualità, semplice da usare (una volta ben programmata la radio) ampiamente frequentato da OM e di diffusione mondiale, allora acquistate una radio DMR!

Analogico o Digitale?

Vi posso soltanto dire: Non siate ottusi, l’analogico non deve morire anzi va coltivato e coccolato così come il digitale che rappresenta l’abbattimento delle frontiere e il futuro dei ponti radio. In digitale è difficile trovare disturbatori e soprattutto si riesce a chiacchierare a qualsiasi ora del giorno e della notte e in più ci consente di conoscere nuovi colleghi che altrimenti ascolteremmo, al massimo, durante un contest HF. Aprite gli occhi, la radio è bella tutta, fate uno sforzo mentale voi che dite che il digitale non vi piace… in realtà, vi spaventa soltanto perché non lo conoscete e magari lo temete per paura di non saperlo usare. Non vergognatevi! Chiedete a qualche collega se vi aiuta ad entrare in questo nuovo interessante mondo senza confini!

73 de IZ0RIN

 

10 commenti su “Analogico o Digitale? Non siate ottusi: Sperimentate! Considerazioni…”

  1. Non la penso assolutamente come chi ha scritto questo articolo e non è questione di essere ottusi il fascino della radio sta nel fare collegamenti difficili in diretta altrimenti diventa una telefonata il fatto di parlare solo di elettronica altra minchiata dei radioamatori incravattati che perché hanno preso la patente si sentono qualcuno ….. Si è vero che bisogna parlare in italiano e essere educati rispettando gli altri ma la radio non è solo elettronica. per quanto riguarda i ripetitori c’è proprio poca gente e non perché sono tutti in digitale ma perché la maggiorate sta in hf per il gusto di essere radioamatore firmato iu0 azw

    1. Gentile lettore, da come scrivi si evince che purtroppo non conosci, come molti radioamatori neopatentati, il codice delle comunicazioni elettroniche emanato dal nostro ministero. Quando dici: “il fatto di parlare di sola elettronica… altra minchiata” fai capire che non hai letto il D.L. 259/2003 che cita al Capo VII – RADIOAMATORI Art. 134 – Attività di radioamatore: ”
      1. L’attività di radioamatore consiste nell’espletamento di un servizio, svolto in linguaggio chiaro, o con l’uso di codici internazionalmente ammessi, esclusivamente su mezzo radioelettrico anche via satellite, di istruzione individuale, di intercomunicazione e di studio tecnico, effettuato da persone che abbiano conseguito la relativa autorizzazione generale e che si interessano della tecnica della radioelettricità a titolo esclusivamente personale senza alcun interesse di natura economica.” Riguardo alle HF quello che tu dici è non solo opinabile ma non paragonabile ai QSO locali che dovrebbero avvenire su ponti in analogico, questo per la natura stessa delle HF. Un consiglio, cerca di approfondire meglio la materia radioamatoriale sia dal punto di vista legislativo si da quello tecnico. Ti consiglio di avvicinarti anche al mondo digitale e vedere realmente l’intenso traffico sia locale che nazionale presente sui vari ripetitori dal DSTAR al DMR passando per gli altri sistemi. Buone Feste 73 de IZ0RIN Alex

  2. Sinceramente il digitale è una bella schifezza, la modulazione in DMR purtroppo è tutta falsata e sembra di ascoltare un film con i marziani, per quanto riguarda il ragionamento delle comunicazioni a distanza oltre il ponte radio sono daccordo, ma per il resto posso dire che nelle mie zone queste bande vengono usate per QSO locali da gente che va al lavoro e si vuole rilassare davanti alla radio alla sera. Qso dove la qualità radio è fondamentale per fare 2 chiacchiere, se devo ascoltare i marziani vado in HF o in SSB. Per quanto riguarda i disturbatori, posso dire che il digitale ha il vantaggio che fortunatamente fin che c’è gente in analogico, non dovrebbe essere disturbato, poi purtroppo avendo a che fare con gente che non ha niente da fare ce li ritroveremo a disturbare l’ingresso dei ponti con le radio analogiche… E magari sono li anche loro che ascoltano con una radio digitale, quelli sono malati mentali!!!

    1. Rispetto il tuo punto di vista, anche se non ti identifichi con il nominativo Radioamatoriale.. HI!!!
      Detto questo, ti invito a sperimentare meglio il digitale, se non ti piace la modulazione del DMR, puoi accostarti al nuovo DSTAR o al FUSION… le tecnologie avanzano e bisogna stare al passo con i tempi! L’analogico, non morirà mai perché, in caso di emergenza reale, il segnale analogico che non richiede connessioni a reti telefoniche è fondamentale. Resta il fatto che ci sono troppi ponti analogici inutilizzati che non servono a nulla.
      73 de IZ0RIN Alex

  3. Comunicare in digitale, volenti o nolenti equivale a fare skype o messenger, quindi c’entra piu’ con la telefonia, o al limite internet VOIP…non rende il radioamatore indipendente dal mondo TLC e quindi è la morte stessa del radiantismo poiche’ si salva solo il piccolo collegamento locale tra repeater e radio…quindi esattamente quello che sto facendo io ora con il mio smartphone.
    IZ3EYY Antonio

    1. Questa è una tua visione distorta del mondo digitale. I ponti in locale, in digitale, hanno maggiore affidabilità e copertura, addirittura, se in DMR, acquisiscono due canali distinti e separati, in più se collegati alla rete, ti consentono di parlare nel mondo con chi vuoi. Alla fine – in locale – hai un sistema migliore e più performante dell’analogico. In ogni caso l’analogico non muore ma affermare che il digitale sia la morte del radiantismo, dimostra una visione ottusa di questo tipo di emissione. 73 de IZ0RIN Alex

  4. La radio mi piace in HF e in VHF rigorosamente in SSB, anche se mi sto riavvicinando al CW. La radio digitale non e’ troppo diversa da SKYPE, TEAMS e vi dicendo. A me non piace!
    Fortunatamente il mondo della radio lascia spazio a gusti diversi, io bado in SSB e gli altri in digitale… Ma almeno che si rispettti un band plan! IZ0QQF ex IW0CII

    1. Il futuro è digitale, purtroppo. La radio così come l’abbiamo conosciuta sta cambiando radicalmente. Entro 10 anni, tutte le forze dell’ordine Europee utilizzeranno radio LTE… la parte RF rimane sempre ma quello che si trasporta sono pacchetti digitali.

  5. Caro Achille, io mi unisco al coro, purtroppo vedo l’avvento del digitale come un modo distorto di fare radio, le nuove generazioni se la ritrovano di default questa modalità, l’accettano senza riserve, io non credo che attaccare un doppino telefonico ad un rtx lo renda una “radio a tutto tondo”, al contrario, ma io sono nato cercando la propagazione in hf guardando all’orizzonte come facevano gli indiani, hi, già con il cluster storsi il naso, mi sembrava di quei pescatori di tonni che usano il radar (e grazie al cavolo che li trovano!) Io credo che negli ultimi vent’anni si è aperto un enorme orizzonte, probabilmente avremmo dovuto effettuare scelte più accurate, quantomeno per non snaturare questa nostra passione, non ce niente da fà,la radio per sua natura è analogica come il motore a scoppio e sinonimo di auto, sarò arcano, ma rimango attaccato a questi valori e queste idee, pur riconoscendo che come dici te, nell’arco di 10 anni tutto si muoverà su pacchetti digitali e pur rispettando l’amico mio che ieri l’altro mentre facevamo colazione assieme, la sua sala radio in FT8 lavorava (al posto suo) due diversi continenti ….. contento lui …. 😉
    73 de Enzo IW0fko

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