DIGITALE: Nuova vita del D-STAR – viaggio verso l’unione dei mondi Ham-digitali

Cari colleghi,

Vorrei parlarvi della nuova vita del D-STAR che dopo oltre un decennio dalla sua comparsa, ancora non è stato ben compreso da molti radioamatori ma che sta rinascendo alla grande. Questo, non vuole  essere un articolo tecnico, bensì cercherà di essere un articolo esplicativo su come funziona il D-STAR e in generale di cosa sta avvenendo nel digitale Ham italiano.

Cominciamo a dire che il protocollo giapponese di casa Icom, è migliorato notevolmente con l’avvento delle nuove radio  giapponesi e la voce a paperino è quasi un vecchio ricordo. I ponti radio con questa tipologia di digitale sono sempre più a buon mercato e trasformare un vecchio ponte analogico costa davvero poco.

Bisogna pensare al D-STAR come ad un Echolink evoluto che ci consente di parlare, con una buonissima qualità con una quantità praticamente infinita di ponti mondiali.

Un ponte D-STAR, può essere utilizzato in locale con un ottima qualità audio e con la possibilità di fare DPRS ma ovviamente la sua massima espressione la raggiunge con l’interconnessione verso altre reti [nel mondo ne esistono almeno tre: IRCDDB (rete europea), QUADNET (rete statunitense), dstar.su (rete russa)], ponti radio o reflectors/xreflectors.

In Italia e in Europa, si utilizza la rete IRCDDB per la maggior parte dei ponti radio, mentre, per forza di cose gli hotspot (i ponti o link con nominativo personale) sono collegati alle rete QUADNET (unica che consente il call routing e altre funzionalità fra nominativi anche personali).

Il D-STAR permette:
1) collegamenti singoli verso altri ponti radio
2) collegamenti singoli verso altri utenti (call routing)
3) collegamenti multipli verso un gruppo di utenti utilizzando le StarNet (Stanze di utenti)
4) collegamenti multipli verso un numero illimitato di ponti/utenti utilizzando i reflectors (ufficiali ICOM) o gli xreflectors (Protocollo DEXTRA sviluppato da radioamatori). I reflector e gli xreflector sono stanze virtuali con 5 moduli ognuno connesso a ponti o utenti.
5) collegamenti multipli verso un numero illimitato di ponti/utenti utilizzando le DCS (altro tipo di reflector con più moduli)
6) scambio dati
7) Chiamata diretta agli utenti connessi su una stessa rete tramite nominativo o codice DTMF abbinato all’id DMR (CCS7)
8) DPRS (Aprs digitale)
9) Ricerca dei ponti radio o hotspot più vicini (tramite gps)

e altre interessanti funzionalità.

Oggi le reti digitali (D-STAR. DMR, C4FM Fusion) sono interfacciate fra loro grazie alle interconnessioni sulla rete internet. Sono attivi anche gateways verso il mondo Echolink Analogico.

Ad esempio l’XRF773 http://xrf773.iz0rin.it ha il suo modulo A connesso al mondo echolink IZ0RIN-R e all’XRF014 http://xrf014.iz0rin.it/xrf/, il suo modulo B connesso all’XRF003 dove sono a loro volta connessi moltissimi ponti italiani e il suo modulo C all’XRF077 dove sono connessi altri ponti e reflectors italiani e stranieri.

Per una ottima guida D-STAR

http://dstar.grupporadiofirenze.net/?p=1079

 

 

2 commenti su “DIGITALE: Nuova vita del D-STAR – viaggio verso l’unione dei mondi Ham-digitali”

  1. Ma quindi , dovendo per la prima volta affacciarsi al mondo digitale, quale sistema conviene segliere tra D STAR-C4FM-DMR ?
    Grazie mille per la vostra attenzione.

    1. Salve dipende molto dalla zona nella quale abiti. In base a quanti e a quale tipo di ripetitori hai in copertura puoi scegliere il sistema che più è utilizzato. In alternativa puoi scegliere il sistema digitale in base alla radio che più ti piace e poi acquistare un hotspot a parte. 73 de iz0rin alex

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