Nuova postazione per il ripetitore DMR BM di Albano Laziale 430.5375 +5000

Il ripetitore DMR di Albano Laziale da me gestito ha cambiato postazione. La nuova location del ripetitore è situata in Ariccia località Monte Gentile a 550 mt di altezza.

Le frequenze per impegnare il repater costituito da un Motorola MTR2000 e scheda MMDVM su Arduino, sono:

430.5375 +5000 color code 1 rete BM

Da questa nuova località, si dovrebbe avere una maggiore copertura della città di Roma, dei Castelli Romani e di Latina.

Buone prove

73 de IZ0RIN

 

Radioamatori, modifiche, sanzioni, autorizzazioni e marchio CE… un pò di chiarezza!

Cari amici e colleghi,

voglio portare alla vostra attenzione una parte della normativa che riguarda le sanzioni amministrative legate alle modifiche sulle radio con marchio CE.

Nel documento, redatto dall’ispettorato territoriale Emilia Romagna del MISE, si è inteso affrontare l’argomento con un approccio non meramente ricognitivo e con qualche attenzione alle situazioni nuove o problematiche. Le principali fonti normative a il documento fa riferimento, sono ovviamente quelle dell’Ordinamento italiano, anche se non mancano rinvii a norme o raccomandazioni internazionali. Le principali norme italiane considerate sono : − Legge 24 novembre 1981, n. 689 ( Violazioni amministrative) − D. Lgs. vo 9 maggio 2001 n.269 s.m.i. (Immissione sul mercato delle apparecchiature) − DM 13 novembre 2008, s.m.i. ( Piano Nazionale di Ripartizione Frequenze ) S.O. 255 alla GU n. 273 del 21-11-2008 − DM 28 maggio 2003 , s.m.i. ( Accesso radio a servizi pubblici Internet) − D.Lgs.vo 1 agosto 2003, n.259 s.m.i. ( Codice delle Comunicazioni elettroniche) − DM 10 gennaio 2005 , s.m.i. ( Interfacce radio regolamentate)

In particolare per i radioamatori, si sottolinea:

2) – Attività senza assegnazione di frequenza e senza protezione dai disturbi generati da altri utenti delle stesse bande, ma con protezione da quelli provenienti da altre bande, sotto le condizioni del PNRF.

Si tratta sostanzialmente dei Radioamatori.
Le autorizzazioni sono a titolo oneroso con contributi annuali simbolici di modestissima entità ( per controllo, verifica e protezione).

III) – Per apparecchiature funzionanti nelle bande di frequenza definite “ad uso collettivo e senza protezione ” ai sensi del D.Lgs.vo 259/03 art.104 comma 1 lett. c) punto 2) ( radioamatori) o definite di “libero uso” , la protezione da disturbi non è garantita.

La protezione può avvenire solo come conseguenza della repressione di una violazione, posta in essere dal disturbante, che comporti il sequestro con spegnimento della sua apparecchiatura, ex lege 689/81.

Marchio CE

11 – VIOLAZIONI AMMINISTRATIVE

L’eventuale violazione delle norme comporta l’avvio del procedimento previsto dalla legge 689/81, con l’applicazione delle sanzioni individuate dal D.Lgs.vo 259/03 per le autorizzazioni e dal D.Lgs.vo 269/01 per le apparecchiature. L’accertamento della violazione e l’eventuale contestazione e/o sequestro cautelare sono di competenza sia all’Ispettorato territoriale del Ministero dello Sviluppo Economico che della Polizia della comunicazioni. L’irrogazione della sanzione ed la confisca delle apparecchiature sono attribuite al Direttore dell’Ispettorato territoriale, in funzione di Autorità amministrativa ai sensi della legge 689/81. I controlli tecnici sulle apparecchiature sequestrate possono essere eseguiti dagli stessi Ispettorati (DM 275/02 art.5) o dall’Istituto Superiore delle Comunicazioni (ISCTI) o da privati “ laboratori di prova accreditati ” su incarico dell’organo accertatore. La norma prevede che comunque possono essere utilizzate soltanto apparecchiature regolarmente immesse sul mercato europeo ai sensi del D.Lgs.vo 269/01 ( Marcatura CE + Dichiarazione di conformità alla Direttiva 99/05/CE + notifica di immissione sul mercato – a cura del fabbricante o responsabile – nei casi previsti), costruite secondo norme armonizzate o meno (in quest’ultimo caso vi sarà il coinvolgimento di un Organismo Notificato) dall’Unione Europea, ma soprattutto esercite senza apporto di modifiche.

L’apporto di modifiche (da chiunque introdotte) genera apposite sanzioni pecuniarie, poiché fa decadere la conformità dell’apparecchiatura ai requisiti essenziali (unica eccezione i Radioamatori che possono modificare anche le apparecchiature
acquistate e marcate CElimitatamente a quelle a loro destinate ed operanti nelle bande riservate all’attività di radioamatore) .

73 de IZ0RIN – Alex

fonte:  MISE Ispettorato territoriale Emilia Romagna file: 4_5942835725081772103

JVCKenwood TH-D74, NON SOLO DSTAR!

Cari amici e colleghi,

Ancora una volta, a conferma che il DSTAR non è morto con sempre più ripetitori e nodi attivi in Italia e nel mondo, voglio parlarvi della mia esperienza con il portatile bi-banda, almeno nella versione europea, della Kenwood TH-D74 (Nella versione USA, è abilitata anche la banda dei 220mhz).

In primis, voglio sottolineare che non è un semplice portatile con il DSTAR ma anche un ricevitore da 0,1 a 524 MHz (FM, NFM, WFM AM, SSB, CW – Nella banda 74-108 Mhz solo WFM) e incorpora anche un TNC per l’APRS.

La radio ha una grandezza simile all’MD390 della Tytera, corpo tozzo e display a colori con un menù abbastanza amichevole, dico abbastanza perché bisogna entrare nella logica di chi ha realizzato il firmware per usarlo al meglio, soprattutto in  DSTAR.

Il portatile, pesa circa 350 gr. inclusa la batteria al litio da 1800 mAh che assicura una durata di circa 6 ore alla massima potenza. L’attacco dell’antenna è il classico SMA e la radio è conforme allo standard IP 54/55 non subacqueo ma resistente a spruzzi di acqua e polvere.

TRASMISSIONE

Per gli amanti dell’analogico e delle voci simil-broadcasting, la parte trasmittente presenta un ottimo equalizzatore diviso per FM e DV che dona una corposa e fedele modulazione, caratteristica nota di casa Kenwood. Gli utilizzatori del DSTAR, rimarranno sorpresi della modulazione simile all’FM che questa radio presenta in digitale.

Il TH-D74 sfrutta un potente chip AMBE e un ottimo DSP che rende l’esperienza di ascolto e di trasmissione veramente piacevole, in condizioni perfette, le modulazioni da e verso il DSTAR sono davvero simili all’analogico.

RICEZIONE

L’ultimo nato di casa JVCKENWOOD, ha un ottimo ricevitore multimodo e l’ascolto delle SSB in HF è davvero eccezionale; con l’antenna esterna, però, l’apparato soffre di un minimo di inter-modulazione  a causa dell’alta sensibilità della parte ricevente.


Software di remotizzazione via Bluetooth e ascolto HF.

L’apparato, offre un’ottima esperienza di ascolto su tutte le bande HF, VHF e UHF, che migliora grazie all’equalizzatore e all’utilizzo dei filtri incorporati. Si può utilizzare, in maniera comoda, il software Kenwood su PC – ARFC  che permette di comandare la radio, utilizzando al meglio i filtri presenti. Se si è molto esigenti, si può utilizzare un software SDR tipo SDRSHARP, prelevando il segnale IF con un semplice comando via ARFC software e procurandosi un cavo minijack  to jack per collegare l’uscita speaker della radio all’ingresso microfonico della scheda audio de pc.


Esempio di ascolto con SDR.

DSTAR

L’apparato divide il DSTAR in due modi distinti, il DV e il DR questo, a primo impatto, crea non poca confusione in chi si avvicina a questo ricetrasmettitore. La Kenwood, considera la modalità DV per l’utilizzo in simplex, senza ripetitori o reflector, quindi senza la possibilità di impostare manualmente i campi RPT1 e RPT2 (A onor del vero, una cosa simile accade con gli apparati ICOM che in siplex per impostare i campi di accesso alla rete, richiedono di attivare il DUP con offset a 0) mentre considera la modalità DR per l’utilizzo sui ripetitori e reflector, permettendo di impostare tutti i campi citati ma è impossibile farlo dalla radio, bisogna usare necessariamente il PC e il software relativo.

Altra stranezza riscontrata: una volta programmata la radio per parlare sui reflector, non basta trasmettere su un ripetitore già connesso ma bisogna confermare alla radio la volontà di voler uscire dalla connessione locale, come? Semplice: premendo il tasto (F) seguito dal tasto (DIGITAL MODE),  cliccando poi sulla prima icona (Destination Select), scendendo su Reflector e confermando la scelta cliccando su Use Reflector.

Una volta compresa la logica della radio tutto risulterà più semplice.


Esempio di ricezione DSTAR.

Per sfruttare al meglio le potenzialità del Kenwood TH-D74 bisogna programmarlo via software, soprattutto se si utilizzano il DSTAR e l’APRS, al momento, infatti, senza la programmazione da PC e quasi impossibile usarlo.

Ho scritto, “al momento”, perché la Kenwood si è dimostrata molto sensibile ai feedback dei radioamatori e produce spesso nuovi firmware per sistemare i piccoli problemi che di volta in volta vengono segnalati.

APRS

L’apparato ha un TNC interno impostabile a 1200 o 9600 baud. Si può lanciare in aria il proprio beacon sia manualmente che in maniera automatica.

DPRS

Questa funzione, se pur presente, non funziona perché con la versione firmware attuale (1.05), non è possibile impostare le stringhe di trasmissione sfruttando il DSTAR.

ALTRE CARATTERISTICHE

La radio presenta un’interfaccia utente a icone, all’interno del menù si naviga con un joystick simile a quello usato nelle radio ID31 e ID51 della ICOM con il tasto (OK) in posizione centrale. L’apparato ha un totale di 1000 memorie ed è programmabile sia tramite cavo dati (normalissimo cavo micro-usb) sia via scheda SD (max 32GB) e novità sia via bluetooth.

Il ricevitore GPS acquisisce i satelliti in maniera rapida. Grazie alla geo-localizzazione, è possibile trovare i ponti DSTAR più vicini. Purtroppo, però, la lista scaricabile dal sito Kenwood, non è aggiornata e soprattutto sulla città di Roma, presenta ripetitori inesistenti o con vecchi nominativi.

Ottima la guida vocale in inglese, molto utile per i non vedenti.

BLUETOOTH

Il TH-D74 incorpora un modulo bluetooth al quale può essere connesso un auricolare per l’audio o un pc per la gestione dati, programmazione o remotizzazione grazie ai software prelevabili dal sito Kenwood.


Esempio di programmazione via Bluetooth

Programmazione

Memory Control Program

Remotizzazione

ARFC Frequency Control Program

CONCLUSIONI

Il costo di circa 650 euro di questo apparato è giustificato dalla quantità di funzioni che questo portatile offre. Se si vuole chiacchierare in analogico e in DSTAR, ricevere tutte le bande HF-V e U in tutti modi, fare APRS e divertirsi con l’SDR, usare il Bluetooth, questo è l’apparato che fa per voi. Il diretto concorrente, con meno funzioni e senza ricevitore, è l’ICOM ID51 Plus 2 che costa circa 550 euro. Nel DMR gli Hytera e i Motorola si attestano fra i 500 e i 700 euro; cosa dire, è un apparato per radioamatori esigenti che vogliono farsi un bel regalo, investendo su una radio tecnologicamente avanzata.

Come contro, la Kenwood avrebbe dovuto pensare ad una protezione migliore per lo schermo che tende a graffiarsi con un uso quotidiano. Ancora è difficile trovare una custodia, manca la possibilità di pre-settare dei profili Aprs, ad esempio, uno per portatile e uno per l’auto. Il DPRS non si può fare e è impossibile settare i ponti DSTAR a mano ma confido in Kenwood che risolverà questi problemi con uno dei prossimi aggiornamenti FIRMWARE.

Buoni QSO

73 de IZ0RIN – Alex

 

 

DSTAR ICOM G3 – NUOVO E AVANZATO PROTOCOLLO PER LA CASA NIPPONICA

Cari colleghi e amici,

Come volevasi dimostrare, il DSTAR continua ad essere un protocollo molto diffuso su scala mondiale e in continua crescita.

Dopo che la Kenwood, con il TH-D74, ha fatto uscire la sua prima radio DSTAR portatile, la Icom, non è rimasta con le mani in mano e ha immesso sul mercato il suo nuovo portatile ID-51 Plus 2 e a breve immetterà anche sul mercato europeo, la nuovissima ID4100 radio che supportano il protocollo avanzato ICOM G3.

Cos’è il G3?

Il G3 è un protocollo avanzato che rispetto al vecchio G2, permette di trasformare i nuovi terminali icom in access point per l’accesso alla rete DSTAR. Il G3 lavora comunque anche con le vecchie radio.

Una volta registrato il proprio nominativo sui server G3 (server) o sui server Trust D-STAR che supportano G3, si potrà, ad esempio, utilizzare un ID-51 P2 come punto di accesso al posto del ripetitore oppure sarà possibile possibile collegarlo direttamente alla rete DSTAR attraverso un PC o uno smartphone utilizzando internet in (3G / LTE / ISP, ecc) senza utilizzare la parte RF.

Negli Stati Uniti, un gruppo di radioamatori, sta testando la rete DSTAR e i suddetti terminali con questo protocollo.

E’ chiaro che in questa fase, questo tipo di tecnologia gira soltanto sui ponti ICOM con software orginale, sono in ogni caso fiducioso e credo che qualcosa si stia già muovendo sulla rete IRCDDB per adeguarsi alle nuove specifiche del G3 Icom, ad esempio, Michael DL1BFF,  sta già lavorando per aggiornare la rete IRCDDB al supporto del G3 per far funzionare il CALL ROUTING fra i ripetitori ICOM e quelli che utilizzando IRCDDBGateway.

fonti:

73 e Buoni Collegamenti

Alex – IZ0RIN