World Amateur Radio Day 2015

Il 18 Aprile del 1925, veniva istituita a Parigi – per sostenere le attività radiantistiche – la IARU (International Amateur Radio Union).

Nel 1927, in occasione della Conferenza Internazionale di Radiotelegrafia, grazie alla IARU, venivano assegnate ai radioamatori le bande HF ancora oggi riconosciute – 160, 80, 40, 20, e 10 metri.

Sin dalla sua fondazione, la IARU, ha lavorato instancabilmente per difendere ed espandere le assegnazioni di frequenze per radioamatori. Grazie al supporto delle amministrazioni illuminate in ogni parte del globo, i radioamatori sono ora in grado di sperimentare e comunicare in bande di frequenza situate strategicamente in tutto lo spettro radio.

Dai 25 paesi iniziali, la IARU è cresciuta fino a includere 160 membri-società nelle tre regioni. IARU Regione 1 comprende Europa, Africa, Medio Oriente e Asia del Nord, Regione 2 riguarda le Americhe, la regione 3 è composto da Australia, Nuova Zelanda, le nazioni insulari del Pacifico, e gran parte dell’Asia.

L’Unione internazionale delle telecomunicazioni (ITU) ha riconosciuto la IARU come rappresentare gli interessi dei radioamatori.

Ogni 18 aprile, quindi, i radioamatori di tutto il mondo parteciano al World Amateur Radio Day, il giorno in cui gli associati IARU possono mostrare le loro capacità al pubblico e godere dell’amicizia globale che contraddistingue la nostra passione.

I Gruppi dovrebbero promuovere la loro attività WARD sui social media usando l’hashtag #WARD2015 su Twitter and Facebook.
La IARU elencherà le attività su http://www.iaru.org/world-amateur-radio-day.html per avere l’eventuale attività in elenco inviare una mail al responsabile delle pubbliche relazioni di ARRL Sean Kutzko, KX9X.

Manifesto World Amateur Radio Day

Vi Segnalo Questa Iniziativa Della Sede A.O.T Di Latina. QSL speciale Avis Sezze. Buoni Collegamenti

L’ASSOCIAZIONE ONDA TELEMATICA sede periferica di LATINA

In occasione della ricorrenza 30° anniversario della fondazione

A.V.I.S. SEZZE  (LT)

Nei giorni 28 e 29 Marzo, sarà in aria con il nominativo IQØOL che trasmetterà nella banda dei 40, 80 e 20 metri in fonia e modi digitali.

Inizio: ore 09:30 del 28/03/2015 e fine: ore 12:30 del 29/03/2015.

A tutte le stazioni collegate, verrà inviata una QSL speciale, e su richiesta un attestato di partecipazione in ricordo dell’evento.

Award Manager
Roberto Rocchi  IzØIWV

SCARICA IL REGOLAMENTO

 

L’HYTERA PD365 PARLA ITALIANO!

Grazie all’amico e collega Giovanni IU0AFR, il PD365 parla italiano. Come già accennatovi nella mia recensione presente nel blog sono disponibili le istruzioni e un file .dat da inserire nel CPS. In questo articolo prelevato da http://www.dmr-italia.it trovate tutto.

Aggiornamento Ver. 1.1

Per avere la lingua italiana sull’apparato andare nella cartella del software CPS dov’è l’eseguibile (C:\Programmi (x86)\Hytera\Hytera Customer Programming Software\CPS.exe).
Cliccare con il tasto destro sul file MenuCustom all’interno della cartella e premere RINOMINA.
Rinominate il file in OldMenuCustom , tenendo così una copia dell’originale in caso di errore.
Inserire a questo punto il file scaricato.

Una volta inserito, avviare il software CPS e cliccare su “General Settings”, fare doppio clic sulla voce DISPLAY CUSTOMIZATION .
N.B. In alto troverete due SCHEDE, “User Menu” e “Popup Menu”.
All’interno delle 3 colonne, solamente 2 sono in Italiano.
Scorrere quindi con il mouse alla fine delle colonne e premere il pulsante DEFAULT, assicurandosi che anche la terza colonna sia in Italiano in entrambe le schede.
Ciccare il pulsante DEFAULT prima sulla scheda “User Menu” poi su “Popup Menu”.

Dovrebbe essere valevole per la serie PD3XX e non solo. Credo forse anche per il 785 ma non ho possibilità di provarlo.

Scarica il file.DAT qui o qui MenuCustomITA

Giovanni – IU0AFR

 

Telefonare con WhatsApp

Per adesso funziona solo con Android e con un sistema ad inviti.
Bisogna ricevere una telefonata da un utente WhatsApp già abilitato e terminata la chiamata si attiva automaticamente la “cornetta“.
Tra un paio di settimane il servizio sarà attivo anche su Iphone.

Ho testato il sistema e ne sono entusiasta, uso il voip da anni ed è la prima volta che riesco a fare chiamate lunghissime senza “spacchettamenti”.

Sempre in gamba… IzØRIM

YAESU FTM-10 RE – FARE RADIO, IN MOTO, IN LIBERTA’…

(articolo prelevato da http://www.iz0rin.it)

Una delle mie passioni è girare spesso, anzi, quasi sempre in moto e fin da adolescente, ho sempre avuto la “fissa” di mettere un apparato radio sulla mia due ruote.
Nel 1989/90, sulla mia Aprilia Red Rose 50, installai un Lafayette Jackson con antenna in fibra di vetro nera per la 27Mhz, posizionata sul porta targa posteriore (all’epoca i cinquantini, non avevano la targa) e messa a massa tramite un grosso cavo di rame. Mi divertivo a scorazzare in giro, con un casco simil “CHiP’S” per le vie di Roma parlando con i colleghi CB e con quelli della Protezione Civile utilizzando il Mike in dotazione. Avevo 15 anni, che matto…

Oggi, dopo quasi 25 anni, utilizzo regolarmente la radio, sulla mia Yamaha Bulldog BT1100 del 2002…

Moto con antenna

Come primo apparato, due anni fa, ho deciso di adattare all’uso motociclare un portatile Wouxun UVDP1, collegato ad un impianto motociclare da casco della Lafayette (comprato da MasCar negli anni 90), utilizzando per PTT, un grosso pulsante a leva posizionato accanto all’acceleratore alla base dello specchietto. Questa soluzione ha avuto davvero successo tanto che il mio amico e collega Francesco IZ0RUP non ha esitato un istante a montare lo stesso impianto sulla sua Honda.

Come antenna, una MR-77 Diamond su base magnetica posizionata su una placca metallica opportunamente montata sulla staffa porta pacchi sul lato destro del bauletto posteriore; Devo dire che l’impianto in questione mi ha dato grosse soddisfazioni,offrendomi un’ottima modulazione anche in velocità. Sempre alla ricerca di nuove performance, nel 2012, decido di installare al posto del wouxun, il mio icom ID-51 per modulare anche in Dstar ma il cavo di collegamento fra casco e moto, ha iniziato nel tempo, a causa dell’usura, a dare problemi. Deciso di risolvere definitivamente i problemi di scricchiolii vari e stufo delle zone d’ombra dovute ai 5 watt del portatile, i primi di gennaio mi sono fatto un regalo e consultatomi anche con l’amico IZ0RUP – Francesco – ho acquistato il famigerato FTM-10 RE della Yaesu e relativa scheda BU-2 opzionale (e non la obsoleta BU-1).

Inutile dire che la comodità di poter salire e scendere dalla moto senza più essere legato da fili, grazie al mio impianto bluetooth da casco della CARDO modello SCALA RIDER Pro, adattato perfettamente all’apparato, non ha eguali e mi consente di modulare con un ottimo risultato. Aggiungerei anche che la potenza fino a 50 watt dell’apparato ha migliorato la mia esperienza di OM in mobilità su due ruote.

impianto bluetooth su casco

Parliamo dell’impianto e dell’apparato:

La scelta dell’antenna su base magnetica è stata dettata dalla praticità di montaggio. La Diamond Mr-77 è un’ottima antenna. Discreta di colore nero, è alta circa 50cm.

L’FTM 10 è una radio ottima ma poco compresa dalla comunità radioamatoriale italiana. Nella sua versione veicolare, quella da me posseduta, eroga fino a 50 watt di potenza. Il corpo dell’apparato non stagno (come il frontalino che resiste 30 minuti a 1 metro di profondità), è grande più o meno come 4 pacchetti di sigarette affiancati in coppia e può essere comodamente messo nel sotto sella o nel bauletto della moto o, se si installa in automobile, può essere nascosto nel vano portaoggetti o sotto il sedile. Il frontalino stagno, può essere istallato in varie configurazioni e se si vogliono risparmiare il soldi del cavo di separazione, basta prendere un comune cavo ethernet e un adattatore RJ45 femmina-femmina.

Trovo molto comodo il fatto che l’FTM 10, abbia due altoparlanti, uno nel corpo apparato e l’altro nel frontalino. Gli stessi, si possono selezionare entrambi, uno alla volta o escludere direttamente per l’ascolto solo in bluetooth. L’apparato può essere usato anche come interfono, installando due schede bluetooth, una nel corpo radio e l’altra nel frontalino. Ottimo anche il microfono incorporato che permette qso, con frontalino fisso o usato come fosse un microfono palmare.

frontalino FTM10 su Moto

Insomma, l’FTM 10 è davvero una bella radio anche se fuori produzione. Il costo in Italia è di circa 450 euro senza accessori, on line si trova tranquillamente a 350 euro comprese le spese di spedizione.

Consiglio la nuova scheda bluetooth BU-2 della Yaesu al posto della BU-1. Ha features in più e costa meno.

Buon Viaggio!

’73 Alex – IZ0RIN

Regolarizzare un nodo echolink e un hot-spot D-Star/DMR o richiedere il nominativo per un ponte radio.

Conseguimento dell’autorizzazione generale e nominativo per stazione ripetitrice automatica non presidiata, analogica o numerica, ad uso radioamatoriale e per Radiofaro (art. 143 del Codice delle Comunicazioni e art. 10 dell’Allegato 26 al Codice).

Alcuni Ispettorati Territoriali, equiparano una radio connessa alla rete internet ad un radiofaro, per stare più tranquilli, se avete installato un nodo echolink o un hot-spot D-star/DMR, vi consiglio di richiedere questa autorizzazione. Il mio nodo echolink, IZ0RIN-L, e autorizzato sulla frequenza 144.525 con subtono 67 nella zona di Albano Laziale con nominativo IZ0RIN/B.

Le autorizzazioni ed i nominativi dei ponti ripetitori radioamatoriali possono essere richiesti senza oneri, sia da ogni associazione di radioamatori legalmente costituita (art. 143, comma 1) sia da ciascun soggetto in possesso dell’autorizzazione generale di cui all’art. 1 comma 1 dell’Allegato 26, compilando apposita dichiarazione e scheda tecnica (sub Allegato H di cui all’art. 10, comma 1, dell’Allegato n. 26). Le richieste vanno indirizzate al Ministero, Direzione Generale per i Servizi di Comunicazione Elettronica e Radiodiffusione (Divisione II) e le autorizzazioni possono avere una durata massima di dieci anni.
Le variazioni delle caratteristiche tecniche delle stazioni ripetitrici, che si intendono effettuare, devono essere preventivamente comunicate al Ministero, il quale formula eventuali osservazioni e, se del caso, comunica all’interessato la necessità di presentare una nuova dichiarazione e scheda tecnica, per la nuova autorizzazione.

Riguardo all’installazione e all’esercizio di una stazione di radiofaro ad uso radioamatoriale (art. 143, comma 2), l’interessato deve essere in possesso del nominativo di stazione radioelettrica di cui all’articolo 139, assegnato dall’Ispettorato territoriale competente.
Egli è soggetto alla sola comunicazione, da fare sia all’Ispettorato medesimo sia alla Direzione Generale del Ministero, della propria volontà di utilizzare la stazione come radiofaro, identificandola con il predetto nominativo di stazione seguito dalla lettera B preceduta da una sbarra.

http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/component/content/article?id=2001506:radioamatori

Vuoi richiedere un nominativo speciale per un evento importante? Ecco come!

Modalità per conseguire il nominativo speciale temporaneo per manifestazioni di natura radiantistica e per contest internazionali (art. 144 del Codice).

Nell’esercizio dell’attività radioamatoriale, particolare importanza riveste l’attribuzione del “nominativo speciale” che viene scelto dall’Amministrazione tra i seguenti prefissi predefiniti: “II”, “IO”, “IR” e “IB” , salvo “IY” usato dalle stazioni commemorative Marconiiane.
Tali nominativi sono attribuiti dal Ministero ai titolari di stazione di radioamatore esclusivamente in occasione di manifestazioni a carattere radiantistico nazionale ed internazionale o di gare di rilevanza internazionale, denominate tecnicamente “contest”,  per la stretta durata delle stesse.
Pertanto i richiedenti, nella domanda da presentare in bollo senza prestampati, debbono adeguatamente illustrare le caratteristiche e la rilevanza nazionale o internazionale della manifestazione oltreché la durata della medesima.
Le denominazioni dei Contest e le relative date, per i quali possono essere rilasciati nominativi speciali vengono annualmente prefissati dall’Amministrazione.

http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/component/content/article?id=2001506:radioamatori

Come convertire un ponte radio esistente in D-STAR

Con un spesa di circa 150 euro è possibile convertire un ponte radio analogico in D-STAR. Basta un scheda GMSK Modem acquistabile in rete  e una scheda arduino uno o mega + una Raspberry PI. Su diversi siti internet si trova i file immagine da inserire nella SDCARD da 4 GB che farà da Hard Disk http://www.dvmega.auria.nl/GMSK_shield.html , vi consiglio ad esempio uno dei più seguiti e chiari , quello del gruppo Radio Firenze http://dstar.grupporadiofirenze.net/

Ovviamente la stesssa configurazione può essere usata con una singola radio realizzando un Hot-Spot D-Star ad ampia copertura.

scheda gsmk

Un nodo D-Star portatile con 10mw di potenza.

Sapevate che con una spesa di meno di 150 euro è possibile realizzare un nodo D-Star portatile? Basta Acquistare la scheda DVMEGA reperibile sul sito http://www.dvmega.auria.nl/RPI_radio.html e una Raspberry PI reperibile su amazon o ebay da utilizzare con il proprio cellulare in theathering se si sta in mobilità o il wifi di casa per la connessione internet. Con questo semplice ed efficace prodotto avrete sempre con voi un HOTSPOT D-STAR efficiente ma sopratutto con un segnale sempre a fondo scala.

dvmega
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